Alla nostra camminata a Salina si è aggiunto Heinz un fotografo svizzero che vive a Panarea e che sarà con noi anche nei prossimi giorni.
Negli ultimi passi della salita a monte felci abbiamo chiaccherato un pò perchè mi incuriosiva il suo strano modo di fotografare: ad ogni sequenza di scatti associa l'esatta posizione di ripresa che rileva con un gps portatile. Gli serve per rifare le foto dalla stessa posizione in diversi periodi dell'anno: più che paesaggi fotografa il tempo.
Mi racconta un fotogramma della sua vita quando ha deciso di cambiare vita, lasciare lo studio, i clienti, la pubblicità per venire a vivere alle Eolie.
Un amore? Forse. Un lampo di lucida consapevolezza? Sentire la vecchiaia incipiente e volerle fuggire lontano? Forse non lo sa nemmeno lui.
Di certo, mi dice, il ritmo della vita qui è fantastico, il silenzio degli scogli e il
calore della gente danno un senso ad ogni giornata.
Ha un solo cenno di rimpianto e di nostalgia quando parla dei due figli che non perdonano il suo egoismo.
Parliamo di foto e di video, di podcasting e di nuovi media e concordiamo che per imparare, per capire, per sperimentare, per fare occorre tanto tempo e poca fretta.
In comitiva ci sono molti pensionati che la montagna ha nutrito di tale energia che non hanno veli di tristezza negli sguardi, nessuna menzione di acciacchi ma solo racconti di sentieri e di gioiosa fatica.
Heinz ha scelto di cambiare vita prima che la valanga lo travolgesse, Lino, Piero, Cevo e gli altri hanno preso al volo il distacco dal lavoro per proseguire con la passione.
Il lavoro rende liberi? O avevano ragione i romani che esaltavano l'otium, per la lasciare il nec-otium, la fatica, agli schiavi e ai 'negozianti', schiavi a modo loro del commercio?
Quando mi chiedono 'Cosa farai dopo Siosistemi? Uno come te non può smettere, sei troppo giovane per non lavorare!': Se sapessero cosa mi ha insegnato oggi Heinz!
Ultimi commenti