A sorpresa ieri Giulio mi ha proposto di fare nove buche a golf: era fermo da più di un anno per vari acciacchi alla schiena e per una maggiore passione per il Kung Fu.
E' stata una bellissima giornata e anche se battuto senza remissioni (Giulio ha fatto due par e un birdie e ha girato 2 sotto par) sono felice, innanzitutto perchè la sua schiena è perfettamente in ordine e poi perchè il suo swing è lì inalterato.
A parte un paio di incertezze iniziali, giusto per riprendere il senso delle distanze, è tornato immediatamente alle sue tipiche bordate: dove io uso un legnetto lui arriva con un ferro 7, io ferro 7 e lui un pitch.
Il suo movimento è bello ed elegante ed è proprio come quando si è imparato ad andare in bicicletta: non te lo dimentichi più.
Anche negli approcci, dove di solito la "saggezza" del "vecchio" aveva qualche chance ha ritrovato subito il senso delle distanze e ha sempre ben dosato i putt, e lo interpreto come un segno di maggiore concentrazione e attenzione.
Dal tee non ha mai forzato (anche per saggiare la reazione della schiena) ma il suo legno 7 batteva sempre il mio drive di una trentina di metri.
Non so se riprenderà a giocare con regolarità, e non lo spingo a farlo se non vuole, ma sono convinto che in qualunque momento quando vorrà giocare, gli insegnamenti del suo maestro Franco Maestroni sono ormai interiorizzati e saranno un tesoro indelebile.
Che gusto essere battuti così!
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