Bello essere qui, incontro tanta gente che conosco e stimo, mi fa
piacere il calore con cui mi viene incontro il prof. Stefano Rodotà,
ci conosciamo dai tempi di Onde, e parliamo di privacy e diritto
all'oblio.
C'è Luca De Biase e commentiamo il numero di Nova di oggi e le
conseguenze della pubblicazione del genoma da parte di qualcuno e c'è
Anna Masera, una bravissima giornalista de La Stampa, che mi riassume
e commenta le sessioni di ieri su rete e contenuti.
Rivedo dopo tanto tempo Fiorella Di Cindio, artefice della rete civica
di Milano, e Giulio De Petra prima assistente del ministro Stanca e
ora dirigente della regione Sardegna per l'innovazione.
C'è Zanarini del Crs4, c'è Fiorello Cortiana e Juan Carlos, nume
tutelare del Creative Common in Italia.
Passo gran parte del tempo con Remo Tabanelli con cui ho fatto 15 anni
fa i primi siti web e che mi spiegò per primo il concetto di open
source e mi aggiorna sul suo lavoro e mi stuzzica con un paio di idee
a cui guarderò.
Adesso sto ascoltando il vice sindaco di Venezia che racconta il loro
uso della rete e c'è da commuoversi nel sentire tanta intelligenza
pratica quando l'Italia sembra condannata alla rassegnazione.
Non c'è il ministro Brunetta, "trattenuto da improrogabili impegni".
Peggio per lui.
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