Grazie alla guida di Demetrio e Chiara Chiappa sto imparando molte cose sulla vita degli artisti, sulle leggi dello spettacolo nel nostro paese, sulla tutela del loro lavoro e sugli aspetti fiscali e previdenziali che ne caratterizzano i contesto economico il tutto contornato dal fatto che viviamo in un paese che ha dato l'alfabeto dei termini alla musica ed è uno dei più grandi giacimenti di opere d'arte del mondo mentre fa di tutto per rendere la vita impossibile a chi si occupa d'arte e cultura e, soprattutto, lo vuole fare nella legalità.
L'ultima, in ordine di tempo, è una circolare dell'INPS che dice (in soldoni) che i lavoratori dello spettacolo non sono lavoratori come gli altri e che quindi non possono avere diritto ai sussidi di disoccupazione, anche se pagano le relative trattenute.
Io ho firmato ben volentieri la petizione che raccoglie le firme per cancellare questa circolare, petizione lanciata dal sito del teatro Valle Occupato su cui si trovano anche le motivazioni e le spiegazioni per comprendere il contornodella questione.
Si parla tanto di diritto d'autore, di pirateria, di tutela digitale ma non è possibile affrontare l'argomento senza contemporaneamente guardare al mondo reale, alla tutela degli artisti in carne ed ossa ai musicisti, attori, attrezzisti, rigger, saltimbanchi, scenografi, truccatori, danzatori che lavorano per rendere più gradevole la nostra vita.
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