Se non fosse importante, perchè si tratta di scegliere il sindaco della città, non varrebbe la pena di perdere tempo a ripensare all'incontro di ieri sera in cui i nove candidati sono stati invitati a rispondere ad alcune domande di fronte al pubblico dei loro supporters (chiamarlo dibattito sarebbe un affronto all'intelligenza).
E' vero che questi incontri non "spostano un voto" ma se ben giocati servono a galvanizzare o involontariamente a demotivare i propri sostenitori e comunque mi è sembrato un bel segnale che ci fosse tanta gente: di parte, sicuramente, ma gente che è uscita di casa, che ascolta e discute in un momento in cui la peggiore cosa sarebbe proprio l'assenza di "polis".
Mi è piaciuta molto l'emozione che si percepiva nella voce di Rosa Leso e Annamaria Damiano perchè, in fondo, è quello che vorremmo: chiamare a rappresentarci qualcuno o qualcuno che porti passione, amore, intensità e non solo capacità eo peggio interesse.
Ho trovato invece insopportabile il vaniloquio della "Priorità",: il verde è prioritario, i bambini, i giovani, gli anziani, il lago, il lavoro, tutto è prioritario ma, a parte Polloni, Leso e Damiano, non uno straccio di dato concreto, non un fatto concreto che dimostri almeno la conoscenza di ciò che si vuole amministrare.
Tutti molto impacciati nel parlare in pubblico, forse solo Polloni (Lega per chi non lo conosce) abituato a declamazioni (non sempre sensate o vere) sapeva gestire il podio: e pensare che basterebbe "studiare" e fare esercizio, non dico come Demostene che si metteva sassolini in bocca per combattere la sua balbuzie, ma almeno come i bambini americani a cui insegnano a fare la presentazione del loro compito a voce alta di fronte ai compagni di classe.
Dato che comunque c'è una maggioranza uscente, il sindaco attuale non si ricandida, mi aspettavo che in chi ha governato ci fosse almeno un briciolo di orgoglio per il lavoro fatto o per dire "guarda cosa ho fatto, rivotami".
Il massimo dell'ipocrisia credo sia venuto quando si è parlato del "polo del lusso" un progetto di un altro centro commerciale, sostenuto dai forti interessi immobiliaristi e terrieri di candidati di Forza Italia bocciato poi da una opposizione tenace dei consiglieri del PD (gliene va dato atto) e ieri sera sembrava che fosse stato proposto dai Klingon: nessuno che abbia detto, "lo avevamo proposto noi perchè sembrava una buona idea ma poi abbiamo capito che non andava bene", nessuno lo ha difeso, una strage di territorio che come tante in Italia non ha colpevoli o responsabili.
Falso e disgustoso il nascondersi dietro al "civismo" contro i partiti, come se non sapessimo che una lista civica è quella che ha espresso il sindaco attuale, che ha governato e che tra qualche giorno dovrà votare il PGT (il piano generale del territorio) per poi tornare a dire che "Bisogna salvare il verde per i bambini, il lago e i turisti... " che adorano venire sul Garda per vedere tutti capannoni e palazzine.
Imbarazzante l'insipienza del candidato dei "grillini" che cercava nel foglietto del programma nazionale, cosa dire per rispondere alle domande su Desenzano, senza trasgredire l'ordine di scuderia.
Scarse anche le polemiche, con un "goal a porta vuota" sbagliato da Scamperle contro Polloni quando, a fronte di un intervento del leghista che parlava dei contributi che si possono chiedere alla provincia, alla regione, all'Europa, Scamperle si è impappinato nel dire che "i soldi poi bisogna lasciarli nelle casse del comune". Nessuno poi ha fatto goal ancora quando Polloni ha detto che la lega è rappresentata in regione ...
Se fosse stato un incontro ai punti darei vincenti Rosa Leso, Annamaria Damiano per passione e contenuti e Rino Polloni, solo per la capacità di interpretare la situazione e agire di conseguenza.
Di certo, un sindaco donna cambierebbe di molto questa città.
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