Approvato sul filo del rasoio un piano del territorio che prevede altri 600 mila metri cubi di cemento, i divoratori di territorio danno il via agli scavi per evitare che ricorsi e ripensamenti fermino lo scempio: qui di fianco la foto della zona delle Tassere oggetto di una imponente nuova lottizzazione a est di Desenzano e guardando
con Google Maps si capisce bene perchè: è la porta verso una varsta area su cui mettere le mani.
O come mi diceva ieri un grande esperto di vita e di edilizia desenzanese: "I piani non li fanno con le cartografie ma con le mappe catastali" (con ciò intendendo che conta chi sono i proprietari dei terreni).
Da che sono a Desenzano, e sono ormai tanti anni, questo è sempre il tema centrale: lo scontro tra il territorio e il cemento, tra chi vede lo vede solo in termini di appartamenti e chi come risorsa che attrae turismo e genera ricchezza per tutti, oltre che bellezza e serenità.
In queste ultime ore di campagna elettorale lo scontro si fa molto più aspro perchè la destra era convinta di portare i suoi due candidati al ballottaggio e di dividere la torta ma la candidata del PD, forte dei suoi legami con la città, è diventata prima un terzo incomodo che ha escluso dal ballottaggio il PDL andando addirittura al primo posto e ora rischia anche di vincere.
La questione desenzanese è tutta lì, non c'entrano PD, Bersani, Grillo, Bossi Vendola, la destra e la sinistra, alla fine è il contrasto insanabile tra chi ha in mente uno sviluppo basato sulla speculazione e chi sull'equilibrio con l'ambiente in cui siamo, tra chi cerca una soluzione duratura e di lungo termine e chi cerca il guadagno facile della cementificazione.
Continuare a costruire a fronte di un mercato inondato di appartamenti e case invendute è una cecità anche per chi di immobiliare può e deve vivere (non arraffare!), è una cecità per chi vive di turismo e non riesce a capire che i turisti non vengono dall'estero per contemplare villaggetti finto messicani o palazzine e capannoni.
A forza di scavare non capiscono che si scavano la fossa.
Francesco, le devo chiedere sinceramente scusa: nel rispondere un po' di fretta prima ho sbagliato non so come il suo nome e ho esordito con un "Caro Stefano" che non sta né in cielo né in terra. La prego di scusarmi davvero perché le assicuro che per me i nomi, come le leggi, sono qualcosa più che convenzioni.
Scritto da: Algo Carè | 05/25/2012 a 12:13
Caro Stefano, temo di aver già abusato abbastanza della pazienza del padrone di casa, Tagliapietra. Non mi sembra il caso (a meno che egli stesso non me lo chieda insistentemente) di replicare su questa piattaforma, anche perché quando due visioni della vita e della legge così opposte e inconciliabili come le sue e le mie si scontrano spesso il dialogo estemporaneo (perdipiù tra sconosciuti) è del tutto inutile. Mi creda, non ho motivi per attaccarla se non quelli che derivano da ciò che ho letto, e dunque mi dispiace il suo sarcasmo, perché ciò che ho scritto l'ho scritto in coscienza. La ringrazio comunque per l'attenzione che ha dedicato al mio commento. Infine, in quanto consigliere e rappresentante di una comunità di persone, la invito comunque a meditare bene sulle fondamenta e le conseguenze statolatriche del relativismo morale sul quale fonda il suo ethos.
Volendo, un luogo più adatto ad affrontare la questione proposta mi sembra questo http://lucidesenzano.blogspot.it/2012/04/tanto-me-le-regole-non-servono.html.
Oppure un caffè un giorno che c'è tempo.
Scritto da: Algo Carè | 05/25/2012 a 11:52
Uh, quanti altisonanti paroloni mi si dedicano. Eppure non si ha “il piacere di conoscermi”. Addirittura scomodare Buchenwald? Caspita, avevo proprio in programma di organizzare un campo di detenzione politica (sto scherzando, eh! Sia mai che qualcuno la prenda troppo sul serio, questa battuta, e salti fuori dicendo che la propria interpretazione lo porta a vedermi come un nuovo Kappler “anti sagre delle salamine”).
Concedetemi 2 o 3 battute...
riguardo al mio proprio autogoverno personale, non c'è da preoccuparsi: me ne occupo io, facendo tesoro dell' insegnamento di Socrate;
comodo fare di tutta un' erba un fascio nascondendosi dentro al Cavallo di Troia dell' interpretazione. L' “argomento legalità” riguarda il rispetto delle regole; mi era stato chiesto di scrivere qualcosina al riguardo e l' ho fatto. Punto. Quando mi si chiederà di descrivere la Forma di Governo (visto che nei commenti si parla in sostanza di questo, e non di legalità) a me più congeniale, lo farò, ma non era questa l' occasione.
Direi che il rispetto delle regole è fondamentale, in un Paese civile, no? E va da sé che si spera che il Legislatore ne elabori di eque e opportune. Se il Legislatore è incapace, bisogna sostituirlo. Ma finchè c'è, bisogna, anche se ahimè incapace, rispettarne l' operato. A me non va bene la legge 270/2005, eppure devo seguirla, se voglio votare.
O proponiamo una sana e bella anarchia, dove si scelgono due o tre principi da rispettare quando si ha voglia e quando fa comodo? Potrebbe essere una soluzione cui effettivamente non avevo pensato, mi si faccia sapere se dovesse essere elaborata ulteriormente... C'è già stato chi, ai vertici del potere, ha piegato e sputato sulle Norme Costituzionali e sulle Leggi; chi doveva essere il garante della legalità, promuovendola e migliorandola, se n'è fregato, riducendola a una mosca fastidiosa da schiacciare in nome della libertà “di fare quello che se ne ha voglia”, aggiungerei io. Siamo sicuri di non essere vittima di questa mentalità?Inoltre vorrei fare i complimenti a chi, da una quarantina di righe, riesce ad estrapolare i vertici dell' idea filosofica di una persona e addirittura di un' intera compagine politica, arrivando a prospettare scenari semi-apocalittici da Grande Fratello.
La schiavitù ora è ben accetta, tutelata dal dettato Costituzionale. Ah no. 'spetta un attimo: com'è che 2000 anni fa la schiavitù era normale e ora nemmeno è concepita? Oh bella; sarà che la società è cambiata e la legge si è adeguata?
Art. 139 Cost. “la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale”. Ma se andiamo indietro di una settantina d' anni, ancora si parlava di re... Pensa, i mutamenti della ratio umana...
In Italia lascia stupiti un tentativo, in Parlamento, di legalizzare in minima parte la coltivazione e la consumazione di cannabis; in Olanda, lascia a bocca aperta i gestori dei coffee shop la decisione di non vendere più cannabis liberamente ai turisti stranieri. Paese che vai, legge e sensibilità che trovi.
Ad oggi la poligamia in Italia è punita dall' articolo 556 del Codice Penale; ma in Arabia Saudita, Pakistan, Yemen o altri è consentita, pur con delle limitazioni.
Dal 1981 il delitto d'onore è stato abrogato in ogni sua forma. Ma prima? Prima erano previste pene smorzate per chi, in un supposto stato d' ira, uccidesse moglie, sorella, figlia o l' amante di una di queste che si intrattenesse in un rapporto carnale illecito.
Le Leggi cambiano, vengono modificate, abrogate, ripristinate con differenze talvolta enormi, nel tempo e nello spazio, a seconda delle culture e sensibilità che vengono formandosi nella determinata area geografica e nel determinato momento storico, risultanti da secoli di evoluzione e cambiamenti sociali. E non lo dico io, è un dato di fatto.
La grandiosità e ad un tempo la piccolezza di ciò si sintetizza nella figura del Legislatore, del Governatore, dell' Amministratore: a loro il più che delicatissimo compito di interpretare al meglio le situazioni sociali cogenti e di legiferare, governare, amministrare al meglio, convertendo la morale e le convenzioni condivise in Diritto Positivo, che tutti devono rispettare.
Nella mia visione statolatrica e farisaica della realtà, come lei, Algo, l' ha definita, avrei visto molto più preoccupante e minaccioso un aspirante amministratore menefreghista delle leggi e, diciamo così, sui generis per quanto riguarda l' interpretazione della perifrasi “rispetto delle regole”.
Scritto da: Francesco Bertagna | 05/25/2012 a 10:32
La ringrazio ancora per la pazienza e il tempo che mi ha dedicato. Non è da tutti rispondere con la sua cortesia e disponibilità al primo che, peraltro con una certa invadenza, passa e interroga.
Buona serata, spero vivamente ci saranno altre occasioni!
Algo
Scritto da: Algo Carè | 05/20/2012 a 23:37
Gentilissimo Algo, mi pare che la nostra conversazione fosse nata perchè voleva un mio parere e credo di averglielo dato.
Il resto sono per entrambi valutazioni personali.
Arrivederci.
Scritto da: Gigi | 05/20/2012 a 23:30
Su Polloni, verba volant, scripta manent. Gli scripta li ho tenuti d'occhio e son quelli che dico io. Se poi lei mi dice che c'è un nucleo esoterico di suoi elettori a cui ha dato indicazioni diverse da quelle che ha datto alla pazza folla (e che ha ribadito anche dopo le recenti uscite "dall'alto"), beh, prendo atto.
Informarmi ci ho provato, ma, se chi sa, tace, ci rinuncio.
Il PGT è stato votato da [fonte: Corriere del Garda]:
Carretta, Merici [non è il Tiziano che c'è in lista con Scamperle, bensì Gianfranco - son parenti?], Malinverni, Benedetti, D’Arconte, Maiolo, Piona, Mesar, De Gasperini, Bernardini, Anelli.
Mesar non è più candidato con comune amico, così come, va da sé, Anelli. Se si trattasse di "Leso vs Cavalieri", alcuni colpi di artiglieria li capirei benissimo, ma sconfitto Cavalieri non sono ancora convinto (per ingenuità e disinformazione probabilmente) che davvero lo scontro sia tra cementificatori e salvatori del verde... Eh, se non ci fosse di mezzo il PD sarebbe molto più facile convincermi, ma so per certo che quello è un partito machiavellico, e ce ne vuole prima che creda a quel che dice :)
Scritto da: Algo Carè | 05/20/2012 a 23:19
Caro algo, Su Polloni ti risulta male, non guardare il sito, chiedi ai suoi amici.
Scamperle è una brava persona che a proposito degli accordi mente.
Quanto ai cementificatori, ti dico solo: informati.
A proposito del voto al PGT a lista Comune Amico ti dice niente?
Scritto da: Gigi | 05/20/2012 a 22:38
Non mi risulta che Polloni abbia invitato a votare Leso. Nel suo sito rimarcava la distanza e da Leso e da Scamperle.
Gli accordi "sottobanco" col PDL sono stati smentiti da Scamperle (certo, se non fossero smentiti non sarebbero sottobanco, ma allora uno si chiede perché si debba fidare di X e non di Y, e soprattutto qualcuno dovrebbe avere il coraggio di dire "Scamperle sta mentendo". Invece si dice che è una brava persona. E' una brava persona o è un bugiardo?).
Riguardo al perdere l'essenziale, beh, penso viviamo in un momento storico delicatino, in cui anche la cosiddetta democrazia (per la quale non impazzisco, sia chiaro) sembra avvinta da una luce intermittente e crepuscolare. Mitologie apocalittiche per mitologie apocalittiche: si sa, vagamente, chi governa lo stato nazionale oggi, non si sa chi lo governerà domani. In periodi di governi nazionali fantoccio, può fare molta differenza votare un sindaco che obbedisce a un partito collaborazionista e statolatra, circondato da collaboratori secondo i quali lo stato crea la morale, piuttosto che una persona che risponde ai cittadini. Per dirne una.
Ecco, tutti me lo dicono che i cementificatori "sono ben noti", ma nessuno fa i nomi. Chi sono i consiglieri cementificatori di Scamperle?
Riguardo alle Tassere non mi risulta ci fossero consiglieri candidati da Scamperle tra gli 11 consiglieri che hanno votato l'ultimo PGT. Sbaglio?
Grazie ancora per la pazienza.
Scritto da: Algo Carè | 05/20/2012 a 22:29
Caro Algo, mi pare che nella finezza del tuo pensiero tu perda l'essenza di cosa devi fare domani, non c'è da votare la legge sull'abrto, né la genetica o l'ideologia di Bertagna: devi scegliere il Sindaco di Desenzano.
Non credi che un sindaco donna abbia in questo momento un fattore umano migliore e utile alla città? Non perdere tempo ad argomentare con me che la penso diversamente: vai a votare Scamperle.
Visto che un'immagine vale più di mille parole, mi permetto di suggeristi queste immagini:
http://www.youtube.com/watch?v=n7I1L0Oa-NE
Diversamente ti chiedo, prima di andare a votare di fare un salto alle Tassere, guardati intorno e medita in silenzio.
P.S. I nomi dei cementificatori sono ben noti ai desenzanesi e alcuni sedevano anche in consiglio comunale. E visto che citi Polloni, chiediti come mai ha esplicitamente invitato i suoi elettori a votare la Leso mentre la Lega è corsa a modificare la posizione e ha frettolosamente redatto un volantino in cui invita a votare Scamperle.
Scritto da: Gigi | 05/20/2012 a 21:58
Ringrazio molto per la lunga e articolata risposta, che mi rinforza nella già dichiarata e sempre indiscussa stima.
Premessa metodologico-biografica: mi riconosco nelle parole conservatore, reazionario, contro-rivoluzionario, codino, ecc. In "moderato" no, mi sembra quasi un insulto. E' giusto e doveroso moderare i comportamenti, ma penso che se uno inizia col moderare le idee finisca troppo facilmente come Rosy Bindi, di cui dirò nel seguito. Su molte questioni della vita sono pacioso e tranquillo, quando discuto di politica mi piace estremizzare, anche per capire meglio i confini delle questioni, specialmente con gli interlocutori che ne sanno più di me e alla cui intelligenza m'inchino.
Sfortunatamente, non conosco di persona né Rosa Leso né Scamperle, quindi dal mio punto di vista partono alla pari. Mettendo momentaneamente tra parentesi la bella apologia di cui sopra, Leso ai miei occhi paga l'aggravante dell'ennesima campagna elettorale di tintura un po' isterica (mi si lasci dire che il PD è specializzato in questo il che rende difficile per l'uomo medio distinguere verità e mito elettorale apocalittico), e dal fatto di essersi fatta vedere orgogliosamente con Rosaria Bindi, dalla quale politicamente e culturalmente sono a distanza infinita (tra una fiera del libro organizzata dalla Bindi e una sagra con le Ferrari non ho dubbi: nella Ferrari ci sarà minuziosa attenzione al particolare, ci sarà bellezza, ci sarà Enzo Ferrari, ci sarà insomma qualcosa di molto simile a una cultura; mentre da una fiera “by Bindi” mi aspetto una cosa fabiofaziesca, un parlarsi addosso di morti per morti, condito del ben noto e proverbiale cattivo gusto cattodemocratico). Poi c'è Rosa Leso con Civati, il Civati che, se non fraintendo (http://www.ilpost.it/pippocivati/2012/02/07/la-parola-giusta-e-familismo/), al fine di abbattere i legami famigliari, propugna la tassa di successione e propone di far "diventare una bandiera della propria proposta politica" la promozione delle coppie di fatto. Tra parentesi, per me lo stato trae legittimazione dalla famiglia e non viceversa, e non godo quando per questo mi si dà del mafioso.
Infine, essendo io un conservatore, non considero l'essere donna un valore aggiunto nel campo dell'esercizio politico, e anzi non capisco circa giovani e donne come si sia finiti da un'iniziale pregiudizio negativo (sulla cui fondatezza si può certamente discutere, specie riguardo le donne) agli attuali giovanilismo e ginecolatria (la cui infondatezza mi pare evidente).
Mi si dice di evitare i cementificatori e lo farei volentieri se qualcuno mi dicesse, senza poi smentire tra mille scuse e attestati di stima il giorno dopo (mi riferisco al “caso” Malinverno), i nomi e i cognomi di questi cementificatori. (Paradosso: l'unico che ho sentito chiaramente fare un nome è stato Polloni, che accusava Pienazza per la faccenda deodara). Se è vero quanto leggo qui http://rinopolloni.files.wordpress.com/2012/05/grafico-eletti1.jpg
la vittoria di Scamperle porterebbe a un rinnovo del consiglio comunale maggiore rispetto a quella di Leso. Sono dati falsi? C'è qualcosa di fondamentale che mi sfugge?
Allargando ancora la prospettiva, sempre secondo quelle tabelle, in Consiglio verrebbe eletto Francesco Bertagna. Sicuramente ottimo ragazzo che non ho il piacere di conoscere, ma ha una faccia pulita e simpatica, in più, è noto, si tratta di ottimo sangue. Tuttavia onestà e buone intenzioni, importantissime, non sono tutto: Francesco Bertagna ha firmato un articolo su Luci della Città (http://lucidesenzano.blogspot.it/2012/04/tanto-me-le-regole-non-servono.html) che dietro frasi che ben suonano all'orecchio svela quello che secondo me è il fondamento di una politica farisaica e dunque pericolosa. L'assioma è: non esiste una morale oggettiva che può essere conosciuta, senza lo stato e il diritto positivo tutto è arbitrio. La conclusione pare essere: dobbiamo inchinarci allo stato qualunque cosa ci ingiunga di fare. Questa, lo vado ripetendo da tempo, è statolatria, idolatria del diritto positivo. Quando a proporla è un aspirante governante non riesco a non vedere quanto sia vicino Buchenwald (per ciò che concerne i collegamenti tra Buchenwald e legge 194 e altre conquiste sociali, meglio parlare dal vivo) e mi chiedo come possano persone per le quali la legge e il diritto sono puramente convenzionali pretendere di governare non dico una nazione o un paese, ma anche solo se stesse. Tra una cultura di questo tipo e una cultura da sagra, sono certo che la sagra possa fare molti meno danni.
Sono stato molto diretto, forse eccessivamente, e spero di non aver abusato della sua pazienza. Non voglio che lei abbia l'idea che le sue parole siano cadute nel vuoto. Andrò a votare domani, dopo aver ulteriormente meditato (e magari discusso :) ).
Buona Domenica!
Scritto da: Algo Carè | 05/20/2012 a 15:07
Caro Algo, innanzitutto grazie per le parole di stima e per il fatto di voler dialogare su un tema così importante: la scelta del tuo nuovo Sindaco (non dico "nostro" perchè come sai io non voto qui).
In primo luogo dovremmo essere d'accordo sul fatto che le elezioni amministrative locali hanno un grande vantaggio: puoi conoscere direttamente le persone da eleggere, capire concretamente i loro programmi e, come in questo caso, valutare se una amministrazione uscente che si ripresenta (anche nascondendosi) ha realizzato un programma che condividi o meno.
Perchè il bello del ballottaggio è che si confrontano due visioni alternative e puoi scegliere.
Se secondo te il progetto di Scamperle, che è in piena continuità con l'amministrazione precedente e che concide con quello del PDL (per esplicita affermazione del coordinatore provinciale Mattinzoli che Scamperle si è guardato bene dallo smentire) e con quello della Lega, se secondo te quel progetto è convincente e quanto hanno fatto finora va bene, votalo senza esitazione.
Se secondo te la politica culturale di quello schieramento è stata vincente, se sei convinto che il turismo si faccia con le sagre di paese, le suffragette sculettanti e i fuochi d'artificio, votalo senza pensarci.
C'è anche un ex sindaco tra i sostenitori di Scamperle che ha detto al Corriere della Sera che gli vanno bene le prostitute russe che portano ricchezza... se anche questo lo trovi un interessante modello di sviluppo: sai già per chi votare.
Candidare una persona per bene come lo fu Anelli ma poi debole nel tenere testa all'arroganza degli interessi di parte (non dei partiti ma delle persone in carne ed ossa) porta poi a continue liti che finiscono anche a schiaffi e denunce, se ritieni che questa scelta non porti poi a una amministrazione debole e rissosa, votalo pure.
Se invece credi che si debba cambiare modo di fare politica, si debba smettere di cementificare senza ritegno la città, se ritieni che la cultura sia una delle grandi occasioni per cambiare rotta: allora vota per Rosa Leso.
Se trovi peraltro disdicevole che un sindaco uscente come Cino Anelli, non venga mai menzionato, da chi fino a ieri lo ha "usato", se trovi che far finta che Comune Amico sia un'altra cosa (vai a vedere i nomi dei candidati di COmune Amico di 5 anni fa ne troverai almeno tre uguali a oggi), che è servito per approvare un PGT vergognoso per poi negare di averlo fatto, se trovi che questo modo di fare non vada premiato, allora vota la Leso.
Se credi che in una situazione davvero molto seria per l'economia Desenzanese e in un tessuto sociale molto compromesso, una donna possa ricucire questo tessuto e avere la capacità di interpretare il bene comune al di sopra degli interessi di parte, votala con convinzione.
Veniamo alla questione partiti e non partiti, partendo dal fatto che sono stato iscritto ad un partito da quando avevo 21 anni, ho fatto l'assessore e il progetto Onde quando ero iscritto a un partito e non me ne pento affatto.
Come vedi il fatto che fossi iscritto al PCI non mi ha impedito di fare qualcosa che tu riconosci essere stato valido e innovativo, anche se a quel tempo dicevano che mangiavamo i bambini.
Oggi non sono iscritto a nessun partito, diciamo che sono un "simpatizzante" (li chiamavano così una volta) del PD molto critico con alcune scelte e ritardi ma questo non c'entra.
Io credo che i partiti non siano il demonio e non siano stati dei pazzi i nostri "padri fondatori" a sancirne il ruolo nella nostra costituzione e in tutto il mondo democratico i cittadini si organizzano in formazioni politiche che poi bene o male si polarizzano nei due grandi poli: i conservatori, o meglio i moderati, e i progressisti.
La degenerazione della politica non è nei partiti (che mi dici della Lega?) ma nel mondo di valori che si è disgregato e che dentro e fuori dei partiti accetta corruzione, bassezze morali, interessi speculativi anche di piccolo cabotaggio. (ti consiglio caldamente la lettura del libro di Sofri "Un grande paese")
Se la stessa meschinità di qualcuno che prima militava in un partito si ricicla dietro una lista civica, non solo non mi tranquilizza ma lo trovo eticamente riprovevole.
Se tu dovessi scegliere chi votare in base alla difesa dei valori della famiglia allora non dovresti avere esitazioni: guarda bene le liste e sappimi dire.
Quanto alle liste, forse dimentichi che Rosa Leso aveva una sua lista civica Aria Nuova che è risultata la più votata con 582 voti dopo quella di Scamperle ed è una lista civica vera, fatta per il 50% da donne e per il 30% da giovani e se la Leso vincerà entreranno in Consiglio Comunale proprio una donna e un giovane.
Torniamo ai partiti qui a Desenzano. Io preferisco di gran lunga l'atteggiamento della Leso che non vuole negare l'appartenenza a un partito, che tra l'altro l'ha scelta come candidata in un processo quanto mai democratico come le primarie (Scamperle chi l'ha scelto? Caleffi? tanto per citarne un paio).
Lo preferisco a chi si ammanta di "civismo" e poi i partiti li negozia sottobanco, perchè senza i 1730 voti del PDL e i 970 della Lega, mi spieghi come farebbe a vincere?
Ma ancora più facilmente, vai a vedere proprio nella lista di Scamperle, ci sono leghisti ed ex sindaci di AN e il solo fatto di essere in una lista che ha un simbolo non nazionale ti tranquillizza?
A me francamente no, ma è, ovviamente, un'opinione.
E quindi per tornare alla tua domanda diretta, non mi piace chi pur avendo una chiara posizione politica si nasconde dietro un simbolo generico facendo finta di non avere un'ideologia, di non avere una posizione.
Preferisco chi non rinnega la sua appartenenza e non rinnega nemmeno di avere svolto con impegno il suo ruolo di consigliere comunale di opposizione, di avere presentato esposti per bloccare le speculazioni e non da ultimo un'istanza al prefetto per invalidare le delibere dello scellerato PGT.
Non so se tu la conosci di persona, se le hai mai parlato, io conosco Rosa da quasi vent'anni, è stata la sola direttrice didattica ai tempi di Onde ad accettare i computer nelle aule e a quei tempi ci voleva un bel coraggio.
Lo stesso coraggio che mi auguro metta in campo per fare le scelte necessarie a Desenzano.
Abbiamo idee diverse in campo religioso, lei è cattolica e io no, ma le riconosco un forte rigore morale e un altrettanto forte senso etico.
"Perché PD" mi chiedi? Perchè mi fido di Rosa, della sua capacità di essere un sindaco che supera le barriere ideologiche ma soprattutto il sindaco che oggi serve a Desenzano.
Allo stesso modo ti dovrei dire "Perché Volkspartei"? perchè quando voto per il sindaco a Sesto, mio paese di residenza, voto per Fritz Egarter, che si presenta nella lista di quel partito, che non voterei mai a livello nazionale, ma Fritz è una persona che conosco e che ritengo sia un buon sindaco per il mio paese.
Spero di averti risposto e di averti dato validi argomenti per fare una scelta serena che aiuti Desenzano a cambiare rotta.
Magari un giorno ne parliamo di persona.
Scritto da: Gigi | 05/20/2012 a 01:33
Chiedo scusa per l'irruenza del mio intervento precedente: il sovraccarico informativo da indeciso (http://www.youtube.com/watch?v=DwCc960Bdxg) a volte mi fa interrogare di getto, con poca attenzione al galateo. Conosco (non conosciuto) l'autore di questo blog che stimo da tempo (fui un cucciolo dei Cuccioli e Multimedialità e sono molto legato a OnDe, e lo fui alla mediateca), e dunque ho interrogato d'istinto, come si interroga un oracolo: perché se questi che corrono col PD sono il "partito del Bene" non si presentano addirittura come tale? Se è vero che dall'altra parte ci sono i cementificatori, gli zombie, gli assassini (ormai su facebook si associa il voto alla Leso con il "riscatto" delle donne, "anche per quello che è successo oggi"). Insomma, se è così, non potrebbe semplicemente chiamarsi il partito dei sani di mente? Invece si chiama PD. E il PD in me evoca tutta una serie di idee, direi senza timore un'"antropologia", alla quale mi oppongo risolutamente, senza sentirmi *per questo* un mafioso, un assassino, un cementificatore. Anzi. Allora, mi chiedo e chiedo ad uno stimatissimo blogger, perché "PD"?
Scritto da: Algo Carè | 05/19/2012 a 19:11
Ma se è vero tutto questo "non c'entrano PD, Bersani, Grillo, Bossi Vendola, la destra e la sinistra", perché queste persone oneste, perbene, a cui interessa il territorio, stanno sotto il cappello del PD? Perché c'era Rosy Bindi a promuovere Leso? Il cittadino di livello culturale medio-basso (io), pensa che ci sia una continuità con gli ideali del PD. Ideali che, per come vedo il mondo, sono quelli di un partito statolatrico e nichilista, col quale vorrei avere a che fare il meno possibile. A che serve salvare il verde, mi dico, se poi si promuove attivamente la dsitruzione della famiglia e del diritto naturale? Contano le persone, dite. Ma allora si presentino come persone, non come rappresentanti di quello che a un conservatore, per quanto amante del territorio, del verde ecc.ecc., appare un mostro.
Scritto da: Algo Carè | 05/19/2012 a 18:45