Solo sono vent'anni che glielo si dice in tutti i modi, dal Libro Bianco di Délors, dalle reti civiche, alle Agende Digitali: non c'è possibile sviluppo senza un forte impegno nella diffusione delle tecnologie dell'informazione.
Adesso se ne accorge anche il Presidente uscente dell'Authority delle Comunicazioni (che si è occupata per anni solo di telefonia e di televisione...) per dire che senza la diffsione della Banda Larga (che dimostra che vedono internet solo con gli occhiali della telefonia, ma lasciamo stare) abbiamo perso 1,5% di PIL.
La buona notizia è che intanto evita di emettere il regolamento del copyright in rete (grazie a Mantellini e Scorza per lo scoop), almeno per un po' non faranno danni.
La domanda è: avrà capito qualcuno che è giusto tagliare le spese ma senza strategia digitale non si cresce?
Lo capiranno i sindaci che verranno eletti in queste elezioni amministrative?
Uno dei candidati sindaco del mio paese è passato l'altro giorno, dicendo che per l'espansione di internet vuole mettere dappertutto il servizio "hi-fi".
...probabilmente avremo la filodiffusione.
Scritto da: Paolovalde | 05/02/2012 a 19:00