Ho guardato con grande attenzione una presentazione di 360Kid segnalata dal mio amico Warren, sul mercato dei giochi educativi. (qui la presentazione e qui le slides senza commento)
Tra gli spunti interessanti c'è questo dato su "chi decide l'acquisto" e già dai 6 anni sono i bambini più dei genitori a compiere la scelta (poi ci sono quelli che a 30 anni si fanno comperare le calze dalla mamma, ma non conta).
Il secondo spunto è che il mercato dell'apprendimento intelligente, dell'apprendimento supportato dalle tecnologie è un mercato ancora grande e con nuove opportunità.
Certo qualcuno inorridisce all'idea di vedere la "sacralità del libro" minacciata da un videogame ma usando l'immaginazione si possono ottenere nuove opportunità di apprendimento e lo sviluppo di tecnologie appropriate farà il resto.
La presentazione parla di un tablet da 70 dollari previsto per fine anno che potrebbe essere il "veicolo" per sostenere gli orientamenti di stati come la California che hanno già deciso di non acquistare più libri di carta nelle scuole e il Texas sta facendo la stessa cosa.
Interessante anche questo dato che dice quali caratteristiche dovrà a avere un'aula del futuro (sono ferocemente contrario ai soldi buttati nelle lavagne digitali) e se non sorprende che tutti vogliano connessione a internet è interessante come gli studenti vorrebbero videogiochi istruttivi e in buona percentuale lo vogliono anche i dirigenti scolastici.
La prima conferenza di Cuccioli e Multimedialità nel 1995 fu dedicata al gioco come forma primaria di apprendimento e a quanto pare 17 anni dopo il tema è ancora attualissimo. Peccato che i "soloni" (nel senso che sono soli) hanno cancellato la storia di quell'evento dal web e bisogna ricorrere al webarchive per trovarne traccia.
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