L'altra mattina ho fatto quattro chiacchiere al bar con la nostra Sindaco che non vedevo da un po' e mi son fatto raccontare il classico: "come va, cosa state facendo, che rogne hai in ballo...".
Ovviamente a Desenzano il tema centrale resta quello dell'edilizia che incide in modo particolare sullo sviluppo economico e dell'ambiente in cui viviamo, tema reso ancora più compesso da complicazioni legali che sfuggono a molti.
Abbiamo chiacchierato di gestione delle persone, di innovazione, di cultura, di associazioni, di comunicazione con la gente, di piccoli grandi passi che comunque si fanno, come questa idea del trasporto da Vaccarolo a Desenzano realizzata in fondo a "costo zero", (centrata anche la semplicità del linguaggio e la concretezza del contenuto mentre non mi piace il look di quella comunicazione che svilisce l'importanza del fatto, ma è deformazione professionale).
Abbiamo parlato di partecipazione, del buon dato delle primarie in una città come questa dove per anni la partecipazione è stata confusa con il populismo e dove i rapporti istituzionali sono stati
trascurati, personalizzando ruoli e interessi.
A me piacerebbe vedere più evidenti segni di cambiamento e di quel "cantiere delle idee" di cui con Rosa si è parlato a lungo nei mesi della campagna elettorale ma mi rendo ben conto di quanto sia complesso rimettere in moto meccanismi arrugginiti, superare diffidenze e resistenze, evitare trappole e trabocchetti, fare leva sulle risorse disponibili e non su quelle immaginarie.
In fondo anche le piccole (apparentemente tali) azioni danno il segno di una discontinuità e di una voglia di ascoltare i bisogni e di trovare soluzioni semplici senza smettere di pensare in grande.
Le ho offerto volentieri il cappuccino.
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