Sono stato a un passo dal chiudere questo blog: non lo aggiorno da quasi un anno.
Ero quasi deciso e poi ho passato in rassegna alcuni dei post più vecchi e poi dall'uno all'altro rendendomi conto che ci sono comunque 9 anni della mia vita, 9 anni di pensieri e di sensazioni che sono un'immagine tridimensiaonale di come sono fatto.
Sesto è certamente complice della decisione di non chiudere il blog ma, anzi, di riprendere a scriverci per sfuggire alla trappola degli altri Social Network così istantanei ed effimeri.
Per pensare ci vuole tempo ma soprattutto una condizione emotiva speciale che io trovo quasi esclusivamente qui.
Non è "calma": a volte, anzi, è il contrario. E' la sensazione di prendermi tutto il tempo necessario per lasciare che le idee vengano, si sviluppino, alcune si siedano e si riposino, altre invece si mettano a correre.
Anche per dare seguito ai buoni propositi ci vuole tempo ma me lo sto prendendo e la lista delle cose quotidiane da fare si esaurisce in fretta per lasciare il posto alle attività continuative più importanti a cui voglio dare seguito.
Mi basta guardare fuori per sapere come fare, in equilibrio tra il continuo mutare dei fiori sul balcone e la solidità delle rocce là dietro.
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