Blog di Gigi Tagliapietra

Ancora dal saggio sull'apprendimento

Ritaglio alcune frasi che possono tornarmi utilli

Students can become more active and independent learners, with the teacher serving as consultant, not chief executive. Instead of dividing up the curriculum into separate disciplines (math, science, social studies, language), we should focus on themes and projects that cut across the disciplines, taking advantage of the rich connections among different domains of knowledge.

Instead of dividing students according to age, we should encourage students of all ages to work together on projects, enabling them to learn from one another (and to learn by teaching one another). Instead of dividing the school day into hour-long slices, we should let students work on projects for extended periods of time, enabling them to follow through more deeply and meaningfully on the ideas that arise in the course of their work.

Finally, and perhaps most importantly, we need to transform curricula so that they focus less on “things to know” and more on “strategies for learning the things you don’t know.”

As new technologies continue to quicken the pace of change in all parts of our lives, learning to
become a better learner is far more important than learning to multiply fractions or memorizing the capitals of the world.

In the 1980s, there was much talk about the transition from the “Industrial Society” to the “Information Society.” In the 1990s, people began to talk about the “Knowledge Society.”  the key was how people transformed information into knowledge and managed that knowledge.

But I prefer a different conception: the “Creative Society.” As I see it, success in the future will be based not on how much we know, but on our ability to think and act creatively.

The importance of a well-educated, creative citizenry is greater than ever before.

We must make sure that children’s creativity is nourished and developed, and we must help children learn how to extend and refine their creative abilities, so that the creativity of childhood persists and grows throughout life.

The ultimate goal is a society of creative individuals who are constantly inventing new possibilities for themselves and their communities.

Ripensare all'apperendimento

Sto leggendo un saggio sull'apprendimento che Mitch Resnick ha scritto per The Global Ingormation Technology Report del 2002 e pubblicato dall'Università di Harvard.

Ci sono molte delle cose che ho cercato di mettere nell' "onda" dell'apprendimento di tanti anni fa ma quello che mi sta girando in testa è una nuova domanda: Questo tema riguarda solo i bambini e la scuola?

E se il tema riguardasse anche gli adulti? Le aziende? La formazione dei managers?

Non sarebbe il caso di ripensare (ma davvero) come insegnamo non solo ai bambini ma anche a noi stessi e ai nostri amici? In fondo il mondo è cambiato per tutti e se era vero nel '96 con il libro di Papert e con Onde o nel 2002 con questo saggio, ancora di più è vero oggi.

Visto che a Varsavia dovrò parlare di come formare i collaboratori alla sicurezza raccontando le mie esperienze in BancaIntesa e in Electrolux, mi sto domandando se faccio bene a raccontare una cosa "datata" anche se solo di due anni, perchè quello che bisognerebbe fare è davvero ripensare la formazione in senso più largo e una "Best Practice" di due anni fa potrebbe non dare alcun risultato oggi.

O forse bisognerebbe prendere l'esempio che fa Baricco ne "I Barbari" sul riutilizzo dei pezzi del passato: di quelle esperienze dobbiamo solo prendere alcuni modi e concetti che ci servono e buttare tutto il resto perchè allora c'erano i primi esperimenti di WebTV menter oggi c'è YouTube.

Non ho una risposta ma questa cosa mi è entrata in testa stasera e non se ne andrà facilmente.

Marketing intelligente

Ho ricevuto un messaggio carino dalla ditta che produce gli sticker MOO che ho ordinato, mi dice che forse la copertina non sarà del colore che avevo chiesto e se ne scusa: ma con quanta gentilezza e spiritosa cordialità!

Il software di gestione degli ordini assume una "personalità" e ha un nome "Little MOO" e si prende la colpa dell'errore dicendo di non essere stato in grado di dire agli "umani" quale copertina mettere e si dà dell'idiota ma assicura che adesso è stato sistemato.

Bravi davvero.

Hello,

I'm Little MOO. We've spoken before, I'm the piece of software that
manages your order with MOO.

I've done a Very Bad Thing.

Don't worry - your StickerBook will be fine, but I might've lost the
information that tells the real life people at MOO what colour cover
you ordered for your StickerBook.

I might only be a piece of software but I am embarrassed and I do
feel like a bit of an idiot. If you do get the wrong cover for your
book, please accept my apologies and know that someone has fiddled
with my insides and fixed them, and it won't happen again.

In the meantime, I hope you love the Stickers you ordered.

Very best wishes, and sorry again,

Little MOO.

Velocissimi

Ieri ho ricevuto un telegramma di CartaSi che mi chiedeva di contattarli urgentemente: "Per motivi di sicurezza dobbiamo cambiare la sua card, temiamo che non sia più sicura. Quella che ha è bloccata da ora e ne mandiamo una nuova entro 48 ore."

Apprezzo la solerzia e mi preoccupo perchè mercoledì parto e negli USA senza carta di credito è come sull'Himalaya senza ossigeno. Avevo già chiamato la mia banca per vedere coome poter avere una "ricaricabile" al volo, nel caso in cui la carta normale non fosse arrivata in tempo.

Poco fa invece ecco il corriere: 26 ore e la card è già arrivata. Non c'è che dire davvero velocissimi.

Non siamo più abituati ad avere un servizio che funziona, forse perchè sto battagliando con Infostrada, e quando capita è una sorpresa molto positiva: ci vuole poco per tornare di buon umore.

Brutta Infostrada

Mi lamento di Telecom per la pessima qualità del servizio di assistenza ma anche questi di Infostrada non scherzano!

Sto aiutando un amico ad attivare la connessione ADSL con Infostrada, avevo iniziato tre settimane fa prima di andare a Sesto e al ritorno ho scoperto che nulla è cambiato: funziona a fasi alterne.

Ovviamente le telefonate all'assistenza sono da teatro dell'assurdo
"per noi va tutto bene" - Il che vuol dire si attacchi al tram
"se vuole.. prema uno, prema due, prema cinque, prema 8... siamo spiacenti non possiamo passarle un consulente Wind!" - Facevo prima a fare un Sudoku

Adesso ci siamo preparati: eseguita una diagnostica che dimostra che il problema è sulla rete ATM, un paio di testimonianze di altri utenti in zona che hanno lo stesso problema e poi riproviamo a parlare con un "consulente" Wind.

In alternativa raccoglieremo le firme e scriveremo al Gabibbo, manderemo un video su YouTube e una lettera a L'altro Consumo: questi servizi resi tramite call center sono un disastro e fanno solo esasperare i clienti.

Due etti di prosciutto

Passo di corsa a fare la spesa nel tornare dalla montagna e mi fermo al minimarket del Gozzi per le quattro cose che mancano in casa.

Latte, pane, le uova e chiedo al commesso due etti di prosciutto.

Colgo velocemente il peso sulla bilancia 124 grammi, colgo un attimo di esitazione e poi lui impacchetta e chiede: "altro?", "No grazie" e vado a pagare.

Rifletto. Il commesso ha fatto il furbo, ha capito "un etto" (e non due come avevo chiesto) e quando ha visto il peso in eccesso non mi ha chiesto se andava bene lo stesso (gli avrei detto che anzi era meno di quanto ne volessi) e ha "chiuso la trattativa".

Se me lo avesse chiesto avrebbe certamente fatto una figura migliore e avrebbe "venduto di più".

Morale: a fare i furbi no si guadagna

Pensiero sistemico

Dai giornali di oggi: l'ecobenzina fa aumentare la pasta.
Ovvero un battito d'ali in amazzonia crea un tornado in Texas.
Per fare l'etanolo serve il granoturco, chi coltivava grano duro trova più redditizia la coltivazione del granoturco e la superficie coltivata a grano duro diminuisce, diminuendo la produzione che, quindi, fa aumentare i prezzi.

Un nesso non immediatamente percepibile ma che esiste: quante volte si prende una decisione guardando solo al rapporto causa-effetto immediato senza vedere la catena di effetti-domino che ogni scelta genera nel sistema?

Il nuovo cda di I.Net

Leggevo dal sito di I.NET le candidature per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione all'assemblea del 27 luglio prossimo e notavo che ci sono due "liste", una di BT con Enrico Casini unico italiano rimasto (più tre indipendenti) con una bella squadra di inglesi e la seconda lista di Tamburi Investment Partner che propone per la nomina a consigliere due avvocati: è l'anticipazione di un confronto legale più che industriale? Che ne sarà di un consiglio che sa poco dell'Italia, del mercato e delle sfide competitive? A meno che lo scopo non sia solo quello di gestire la fusione.

In inglese la i maiuscola significa "io" e si pronuncia "ai": appunto "Ahi.Net".

Marketing in un barattolo di pepe

Compero sempre il pepe in grani nei vasetti con il tappo a macinino della Bad Reichenhaller e lo trovo sempre ottimo e profumato e in più ha anche il sale in grani per cui nel macinare l'uno si sala anche la carne o il piatto che si sta condendo.

Guardavo l'etichetta e facevo mentalmente i complimenti al direttore marketing della Bad Reichenhaller: c'è un bollino che dice "Macina fresco, più fresco sapore" (beneficio per il cliente), c'è l'aggiunta di erbe salutari (!!!) così stanno zitti i detrattori del pepe. Sul sito il payoff è "Prodotti naturali per vivere in salute".

Ma il colpo di genio è nel tappo, 2,5 cm di spazio circolare ... ci hanno incollato sopra un pieghevole a fisarmonica con le ricette e la spiegazione delle qualità del prodotto. Commoventi tanto sono bravi!

Lezione di qualità dal mio macellaio

Stamattina mentre prendevo lo speck cotto per la colazione, chiedevo a Alois Villgrater, il macellaio di Sesto, come mai avesse cambiato la carta per impacchettare carne e salumi, sostituendola con una plastica sottile ma robusta che sigilla molto bene e conserva bene la carne in frigorifero.

"L'ho trovata a una fiera specializzata in Germania" mi ha risposto " e la faccio venire da lì. Costa un pò di più, è vero, ma i miei prodotti così durano più a lungo nel frigo del cliente, gli affettati mantengono il bel colore anche per tre o quattro giorni, la carne non sgocciola tutta l'acqua nel frigo e i clienti sono contenti e ritornano."

Lui la chiama carta per macelleria io la chiamo "customer retention strategy".

Visto che sto provando con grande piacere i suoi nuovi medaglioni di filetto di maiale lardellati (fantastici!) ho visto in bella mostra una zuppiera con carne spezie e verdure e gli ho chiesto cosa fosse.

"E' spezzatino di vitello, con verdure e erbette, lo fai saltare in padella, aggiungi mezzo bicchiere di vino bianco e fai andare piano per 20 minuti con un pò di brodo. Se lo vuoi più denso aggiungi un pò di farina. Vedo che questi nuovi prodotti piacciono ai clienti che hanno la casa o l'apartamento qui."

Lui lo chiama spezzatino di vitello io la chiamo "product and service innovation" e vale per le grandi imprese, per i macellai e soprattutto per quelli che si lamentano di perdere i clienti quando gli aprono un supermercato a 10 chilometri.

Yoga e copyright

Mi ha colpito la notizia su Repubblica che l'uficio brevetti USA ha emesso ben 150 licenze di diritto d'autore, e 2.315 trade marks sullo yoga: vuol dire che se faccio il "loto" a casa senza pagare la royalty a qualcuno sarò alla stregua di un "pirata" che copia un film o un cd illegalmente?.

Stefano Quintarelli aveva scritto un bel fanta-articolo sulla brevettabilità delle ricette, per spiegare come l'idea di brevettare tutto sia una pericolosa idiozia e che estendere le metafore ideologiche che abbiamo a terreni che la tecnologia stravolge con la sua evoluzione è anche molto pericoloso.

Il tema del copyright è molto complesso ed è preoccupante che l'ufficio brevetti USA (che da quando è stato riformato e deve autosostenersi economicamente e brevetta praticamente tutto) brevetti una posizione yoga come potrebbe domani brevettare il nostro classico gesto in cui la mano sinistra incontra di slancio il braccio destro nell'incavo del gomito mentre lo stesso si alza verso l'alto e la mano destra si stringe a pugno.

Cambiare Idee

Ho appena finito di leggere questo bel libro di Howard Gardner "Cambiare Idee - L'arte e la scienza della persuasione", un saggio che analizza, attraverso l'analisi dei comportamenti di vari leader (dalla Thatcher a Bill Clinton, a John Chambers della Cisco) i meccanismi che ci portano a cambiare idea e quali modi deve mettere in atto chi voglia convincere gli altri, tanto nel lavoro quanto nella politica.

Dopo un inzio un pò pesante, il libro scorre benissimo e l'approccio di Gardner è ben comprensibile e ricco di esempi.

Ho trovato un forte legame con i saggi dei grandi maestri della pubblicità, di cui prima o poi parlerò, in cui un fattore estremamente rilevante è "la storia" che si vuole raccontare, o meglio, impersonificare.

Molto significativa la sua distinzione tra persuasione di gruppi eterogenei, coome le nazioni, per i quali occorre una "storia" molto semplice e gruppi omogenei, come le aziende, in cui la "storia" può essere più complessa e specifica.

Altro passo importante è l'analisi strategica delle "resistenze", cioè delle "controstorie" e l'analisi della "realtà esterna" (sembra di leggere Sun Tzu") per adeguare il nostro agire verso il cambiamento.

Un libro da leggere, come ho fatto io, con la matita per sottolineare i passaggi importanti perchè sono sicuro che prima o poi quanto ci dovremo domandare "Perchè non siamo riusciti a mettere in atto questo o quel cambiamento?" o "Perchè non sono riuscito a far cambiare idea a questa o quella persona?", rileggendo i passi salienti del libro di Gardner potremo avere un'idea di quale delle sette leve del cambiamento non abbiamo ben utilizzato.

Un libro sulla leadership (che i candidati sindaco a Desenzano, non hanno sicuramente letto!) ma anche un libro sulle relazioni interpersonali e sulle diverse forme di intelligenza.

Molto bello l'ultimo capitolo sul lavoro "etico", forse perchè in sintonia con le cose che sto pensando di questi tempi.

Lezione di marketing 2

Dopo aver visitato il sito di Tanzer sono andato a vedere chi lo aveva fatto e si tratta di un'azienda che ho già visto all'opera su altri siti della zona: la SiMedia di Vilabassa.

E anche qui c'è una lezione di marketing da manuale.

Lezione di marketing 1

All'uscita dal ristorante, dopo essere stato trattato con grande affabilità, ho preso per curiosità due brochures dell'hotel Tanzer.

A casa ho cominciato a sfogliarle e sono come il piatto che ho mangiato oggi: un concentrato di buon gusto, passione e intelligenza. Una vera lezione di marketing.

Sono orgoglioso, DiRete

Ieri sul Giornale di Brescia alla pagina economia c'era un articolo che parlava di Di Rete, la micro-cooperativa fondata da quattro persone che stimo molto e a cui voglio molto bene.

Si sono formati "concettualmente" nell'atmosfera creata dal progetto ONDE e sono stati per molto tempo gli animatori del Laboratorio di Informatica Civica e delle sue iniziative, due di loro hanno fatto la tesa di laurea lavorando in SIosistemi e io ho ho fatto loro da co-relatore.

Con Stefano, il Presidente, c'è un rapporto di grande affetto e l'apprezzamento di un talento e di una intelligenza brillante come ce ne sono poche.

Ci sentiamo spesso per idee e commenti e son contento di questo loro primo "riconoscimento ufficiale" perchè meritano davvero di avere successo e io, per quel poco che ho contribuito, sono orgoglioso di loro.

Imparare giocando

Oggi Lorenzo mi ha invitato a giocare in coppia con lui una gara della Winter Cup. Si giocava con la formula "Louisiana" ed è stata una occasione di riflettere sul nesso tra gioco e business.

I.NET verso il delisting e l'integrazione con BT

La cessione di Etnoteam conteneva, a quanto pare, anche il "destino" di I.NET: è di oggi la notizia che BT ha comperato da Value Partner la quota che Etnoteam deteneva di I.NET a 52,2 Euro per azione e che, probabilmente a marzo lancerà un'OPA sul resto delle azioni.

Questo significa poi togliere I.NET dalla borsa e fonderla con BT Italia.

Nulla di nuovo, sono anni che lo si dice ma ora accade.

BT ha fatto un buon affare perchè si "compera" i soldi che I.NET ha in cassa, gli altri non so.

Leggeremo i commenti

VP compera Etnoteam

Leggo sul Sole 24 di ieri che Value Partner, tramite Value Team la sua consociata nella consulenza IT, ha comperato Etnoteam valutandola 70 milioni di euro rispetto a un fatturato di 110. Rossi Cairo sarà il presidente e Roberto Galimberti il vice presidente.

Business Continuity

A fianco della funivia di Mont'Elmo c'è una strana fabbrica: la fabbrica della neve.

Con una certa lungimiranza hanno realizzato un impianto che nelle giornate fredde produce neve per mantenere in funzione le piste che il sole impoverisce, specialmente quelle da fondo.

In questi giorni è in piena attività per la Ski Marathon della Pusteria ed è bizzarro vedere in alcuni punti i prati verdi e la striscia bianca alta e compatta che li attraversa.

La neve viene portata con i camion e l'operazione nel suo insieme non deve costare poco, ma in queste settimane di "siccità", si scia ovunque, le piste di fondo sono agibili e le manifestazioni previste si svolgono regolarmente.

E' quello che si chiama "Business Continuity" ma molti pensano che si faccia con i computer invece si fa con il cervello.

Musical Marketing

Come diceva spesso il mio amico Stefan, "Questi qui sono bravi!".

Come già era successo a settembre al rifugio di Rudi, anche alla Malga Nemes, a fine pranzo il proprietario prende in mano la fisarmonica ed esce a suonare alcune musichette tirolesi.

Un gesto di gentilezza e di ringraziamento per gli ospiti, un gesto di semplice allegria anche ma senza dubbio una piccola lezione di marketing: regola numero 1 "Deliziare il cliente".

Inutile dire che i miei amici australiani erano felici .

Un altro inconsapevole buddista!

Leggendo la massima del giorno mi è venuto un sospetto: "vuoi vedere che anche Lorenzo è buddista e non lo sa ? "

La massima dice

Il Buddismo afferma che tutto è in una condizione di impermanenza. La questione cruciale è  se accettare passivi il cambiamento ed esserne spazzati via oppure prendere l'iniziativa, creando cambiamenti positivi.

Lorenzo ci ha scritto un libro sul fatto che possiamo essere artefici di cambiamenti  positivi nelle relazioni  interpersonali!

Un successo. Un'emozione

Il libro di Lorenzo è ufficialmente lanciato!

Io non avevo ancora potuto vederlo nella sua veste finale e devo dire che è venuto proprio bene. Conosco nei dettagli i contenuti e lo raccomando non solo a chi gestisce un'impresa ma a chiunque abbia la consapevolezza che una corretta gestione delle relazioni interpersonali è la chiave del "Soft Swing".

Lorenzo ha anche annunciato la possibilità di ordinare il libro on-line: questo ragazzo non finisce di stupirmi!

Lorenzo è nervoso

Siamo al grande giorno: Lorenzo presenta il suo libro. In attesa del pubblico si aggira nervoso e controlla gli ultimi dettagli.

Alberto De Martini

Dopo due anni e mezzo ho rivisto Alberto De Martini e mi fatto un grande piacere.
Ora è l'Amministratore Delegato di RedCell una agenzia di pubblicità che fa parte di un grande gruppo internazionale e  non poteva che essere così visto che Alberto è uno dei guru dell'advertising in Italia.

Marketing in affanno (3)

Telecom proprio non molla e ieri ho ricevuto l'ennesima telefonata: mi danno il modem gratis e internet gratis fino a febbraio: Marina ha provato a dirgli che da noi ADSL non arriva ma non c'è stato verso, vogliono proprio mandarci il modem ADSL gratis.
A questo punto...

Marketing in affanno (2)

Utile questo servizio, mi sono detto, posso controllare il mio traffico telefonico periodicamente via web.

In particolare dato che i piani tariffari sono spesso oscuri soprattutto per la parte dati (quanto mi costa scaricare la posta con il telefonino?) e mi era già capitata in passato una bolletta astronomica sul Qtek aziendale che non sganciava automaticamente la connessione Gprs alla fine di un download di posta.

Attivazione del servizio facile facile, login e password attivate via SMS, messaggini di conferma dell'avvenuta attivazione e messaggini di sicurezza che avvertono quando si accede utilizzando la mia login: davvero ben fatto.

Peccato che non sia mai riuscito una volta a vedere il mio traffico perchè il sito a cui accedo mi dice che la pagina non esiste o non è disponibile.

Risultato: sono doppiamente preoccupato di come sarà la bolletta.

Marketing in affanno (1)

L'altro ieri mi ha telefonato una gentile signorina per conto di Telecom Italia per chiedermi se volevo attivare i servizi internet sulla mia linea.
"Benissimo" le ho detto "vuole dirmi che ADSL è disponibile sul mio numero? Strano, solo un paio di giorni fa al 187 mi hanno detto che la mia zona non è servita!".
Attimo di imbarazzo all'altro capo del filo e poi "Mi faccia verificare, davvero le hanno detto così al 187?" (furibondo digitare di tasti in sottofondo) "eh già ha ragione, mi scusi ci sentiremo più avanti..."

Quante telefonate inutili avranno fatto? Ma chi ha passato le liste di nominativi al call center non ha verificato che i numeri fossero tra quelli che avrebbero potuto tecnicamente avere il servizio?

Quando la caccia al cliente si fa affannosa, sono più alti gli sprechi che i ritorni

Bella visita

Ieri, dopo quattro mesi, sono passato in "Siosistemi" (io la chiamo ancora così) e mi ha fatto piacere rivedere tutti i miei ex collaboratori che mi hanno fatto davvero una bellissima accoglienza.

Giusto il tempo di un caffè, di abbracciare tutti e mi riporto a casa la sensazione che siano davvero persone speciali con un grande talento.

Piccola lezione di marketing

Stamattina cercavo su Bloglines     gli aggiornamenti dei miei blog preferiti e mi è apparsa questa pagina fatta con gusto e intelligenza.

Invece del banale "pagina in costruzione" o "lavori in corso" una comunicazione semplice ed efficace con un visual d'impatto che fanno arrivare bene il messaggio.

Mi pare ottima l'idea di personificare  la funzione (io l'idraulico me lo sono subito immaginato) anzichè parlare di generico aggiornamento tecnico e di dare concretezza a compiti che sono spesso percepiti come operazioni intangibili.

Simpatica la faccia del personaggio che ti fa subito perdonare il momentaneo disagio e immediatamente lanciata la "ricompensa" (Bloglines will be better).

Era Counterpane

L'avevo scritto in un post di qualche mese fa che BT si stava comperando un'azienda. Da un'intervista di Bruce Schneier su Nova di oggi si scopre che l'azienda in questione è Counterpane. Quindi i due leader mondiali della sicurezza gestita sono finiti in IBM (Iss) e in BT (Counterpane) e temo che verranno "diluiti" nei rispettivi calderoni.

traffico e net neutrality

In aggiunta al messaggio precedente mi sembra ci sia una analogia tra il traffico qui e quello che accade in rete: il principio è quello del best-effort. Chi vuole cambiare le regole in Internet promette velocità in cambio di controoli, come dire niente chiacchiere peer to peer in mezzo al traffico o soste volanti davanti al lavasecco. Con i pedaggi si risolverebbe il problema o bisogna prendere atto che la costiera è tortuosa e affascinante e per risolvere davvero il problema andrebbe rasa al suolo?

Sistemi autoregolati

Guidare sulla costiera amalfitana e più ancora tra Castellammare e Nocera, è l'esperienza diretta dell'efficacia di un sistema che si autoregola. Auto che svoltano e si immettono nel flusso incuranti del rallentamento che generano, tanto lo subiranno a loro volta due incroci più avanti. Posteggi in doppia fila o su strade strette che impongono gimkane a chi segue ma che tutti perdonano perchè tutti ne avranno bisogno. Sembra incosciente far girare pullman e camion dove già le macchine faticano ma come far arrivare altrimenti turisti e merci da vendere loro? Non ho sentito insulti nè percepito nervosismi o incazzature. In fondo il prezzo da pagare è la velocità, ma è poi un prezzo o la lentezza è un vantaggio dei sistemi caotici?

Vecchi nemici

Microsoft sta accordandosi con un "rivale storico" come la Novell per supportare Suse Linux e la notizia oltre che far calare le azioni delle Red Hat (Linux IBM) è come la fine della guerra fredda, almeno per il networking.

Bruchi e farfalle

Leggo un bellissimo testo dal blog di Luigi e il solo commento che mi viene è quella famosa frase di Lao Tzu:
"Ciò che il bruco chiama 'la fine del mondo' gli altri la chiamano 'farfalla' "

Sta nascendo

Il libro di Lorenzo è pronto per le bozze di stampa.
Oggi abbiamo fatto con lui le ultime verifiche e abbiamo finito il brainstorming finale per il titpolo che sarà:
"SoftSwing" - Teoria e pratica per guidare le aziende e le relazioni oltre gli ostacoli"

E' proprio un bel lavoro e affronta in modo assolutamente originale e denso della sua esperienza più che ventennale, il tema della leadership e di come gestire le relazioni professionali e farle crescere in un momento in cui le aziende hanno un grande bisogno di sviluppare questo tipo di capacità

Io, Lucia e Antonio, facevamo da "specchio" alle riflessioni di Lorenzo e come sempre abbiamo fatto ragionamenti interessanti e anche grandi risate:
che bello lavorare con queste persone!

Organizzazione

In questo periodo qui a Sesto il comune indica un posto specifico per gettare il terriccio e i fiori che vengono tolti dai balconi.

Dato che tutte le case ne hanno è un modo semplice e intelligente per evitare di trovarsi questo materiale in discarica che, trattandosi di terra e fiori, viene riciclato per fare nuovo terriccio.

A volte la semplicità dell'organizzazione è sorprendente.

Anzianità ed esperienza

Sul Corriere di oggi c'è un pezzo di Severgnini sul nesso tra età ed esperienza che ho trovato interessante.

E' vero che sono "emotivamente" coinvolto ma credo sia nel giusto quando dice "L'uso creativo dell'età e dell'esperienza sarà invece cruciale nei prossimi anni."

Tra l'altro sempre oggi sul Sole 24 Ore c'è un articolo che tocca lo stesso tema "Competenti e fedeli: per gli over 50 più posti in azienda" e cita il caso di Electrolux che sta valutando di richiamare una decina di collaboratori già in pensione.

L'articolo fa notare che si tratta di un sensibile cambio di rotta rispetto agli ultimi anni e nasce dalla consapevolezza che le professionalità già acquisite e formate sono "merce" rara difficile da trovare sul mercato.

Tommasone Live

Girando in rete ho trovato sul sito di Francesco Testa e Cristina Lastrego un bellissimo filmato che spiega come nascono i loro cartoni animati.

E' un piacere vedere Francesco (che in realtà è Tommasone con la barba) che fa il leone e Cristina dolcissima come sempre che disegna.

Se avete bambini piccoli è proprio bello, sennò... cercate di tornare bambini e godetevelo.

Andate sul sito, cliccate su CHI SIAMO e scegliete BACKSTAGE.

Buon divertimento

La numero 1

Oggi la "premiata ditta" Tagliapietra ha emesso la sua prima fattura, niente di che, un semplice rimborso spese ma come sempre accade "la prima volta" ha un suo fascino che merita una menzione.

Street marketing 2

Tra le decine di annunci di scuole di musica, eccone uno che gioca con le parole e prova a catturare la curiosità. Anche se la foto è un pò sfocata l'idea c'è.

Street marketing 1

Camminando per Venezia, come in tutte le città, si vedono annunci di tutti i tipi, ma alcuni dimostrano un talento di "marketing" che vale la pena di soffermarsi a considerare.

Questa ragazza/signora ha un titolo intrigante per il suo "prodotto" e un esordio da manuale: tre domande (le domande scatenano l'attenzione 100 volte di più delle affermazioni) e tutte che indicano un vantaggio per il potenziale cliente.

Anche la descrizione del servizio include chiaramente vantaggi (prezzi, allegria, professionalità) per il cliente: e brava la signora!

Best Practice

Nel corso dell'incontro tra esperti di sicurezza è emerso un ragionamento sulle cosiddette "Best Practice" (le soluzioni migliori) su cui vale la pena di riflettere.

Nel discorso di apertura Karl Rauscher aveva sottolineato come lo scopo fosse quello di identificare vie inesplorate e innovative per affrontare le sfide di sicurezza e di proporre all'UE raccomandazioni e Best Practices.

Ho obiettato che nell'accezione Europea una Best Practice è un'esperienza concreta e applicata ed è quindi sempre rivolta a esperienze "passate " e che poco o nulla ci dice del futuro.

A questo punto Karl ha precisato la "visione" americana della Best Practice che rovescia completamente il concetto: una Best Practice è una raccomandazione di esperti e non necessariamente una esperienza concreta nè tantomeno una norma, ma è "ciò che gli esperti raccomandano di fare in una data situazione". Seguire la best practice significa sapersi adeguare ai cambiamenti e alle nuove esperienze: "Non è raro" dice Karl "che alla fine di un meeting in cui definiamo una Best Practice, uno dei partecipanti chiami l'ufficio e dica al collega, - Fai subito questa e questa modifica perchè abbiamo scoperto essere la soluzione migliore e più affidabile per fronteggiare questo potenziale persicolo".

Se penso alla litigata fatta nel gruppo di lavoro sulla Security Awareness dell'Enisa seguita alla richiesta di fornire delle Best Practice (nel senso di esempi concreti che dimostrassero la validità della nostra idea) e alla nostra risposta "E' questa la Best Practice anche se ancora non l'ha fatta nessuno perchè non si erano mai messi insieme 9 esperti di altrettanti paesi per rifletterci", ora ho la conferma che avevamo ragione.

Viva l'Italia (2)

Oggi sono stato a parlare all'OpenEXP di Cerea una cittadina di 15.000 abitanti a sud di Verona invitato da Alessio (Mayhem) Pennasilico, un esperto di security e open source che mi è particolarmente simpatico.

Ho trovato davvero interessante il contesto dell'evento: un incontro di tre giorni sull'Open Source organizzato dall'Amministrazione Comunale di un paese come forse ce ne sono tanti in Italia ma che ha scelto di investire in innovazione e ha addirittura acquisito e trasformato in area espositiva un'intera fabbrica dismessa.

Lezione di marketing

Sabato sono stato invitato a giocare alla Spaghetti Cup, una gara di golf che si tiene ogni due anni a Bad Kleinkirchheim in Austria e organizzata dai miei amici di Sesto.

Dal punto di vista del golf la mia è stata una prestazione mediocre (26 punti con 4 X) ma ho apprezzato un sacco la qualità del "marketing" dell'evento e ne ho tratto conferme e insegnamenti.

Capitale umano

Marina mi ha segnalato un bell'articolo su Donna di Repubblica di questa settimana (la versione elettronica non è ancora in linea) in cui Umberto Galimberti risponde a un letore sul tema del valore del capitale umano nelle aziende.

Pensiero sistemico

Mi appassionano il Sudoku e le parole crociate senza schema o meglio ancora quelle con le definizioni alla rinfusa. Trovo interessante in entrambi la necessità di allenare e velocizzare quella forma di pensiero multidimensionale o sistemico indispensabile per andare oltre il semplice ragionamento lineare.

La "rezidura"

Con la fine di luglio termina anche l'impegno in Siosistemi di Lucia Ghidini, la "Dottoressa Divini" come per molti anni l'abbiamo soprannominata da quando un cliente ne storpiò il cognome.

Festa de l'Unità

E' cominciata da due giorni la Festa de l'Unità di Desenzano ma io ci sto lavorando da almeno dieci giorni per allestire lo spazio dedicato ai libri e ai dibattiti.

E' stata Marina a coinvolgermi in questo lavoro perchè con un gruppo di altre amiche aveva deciso già da qualche mese di gestire lo spazio dei libri che in queste feste è sempre più trascurato: dovevo solo darle una mano per rivedere il progetto e darle qualche buon consiglio e ritrovarmici immerso a capofitto è stato un semplice gioco delle concatenazioni.

Telecomeide

Dovendo trasferire le mie utenze telefoniche dal "privato" al "professionale", ho sperimentato per qualche giorno il servizio clienti di Telecom e ho imparato alcune cose interessanti.

La fine della storia

DAl 30 giugno Siosistemi non c'è più.

Era nata 23 anni fa, nel marzo del 1983 ed è stata un'azienda che ha lasciato un segno importante nel panorama dell'Information Technology in Italia.

Ha vissuto in prima linea tutta la storia del networking, dalle prime reti arcnet Datapoint a Novell di cui fu leader indiscussa, alla security.

Una storia che ha cambiato la vita di molti e certamente la mia e che andrà ripensata perchè 23 anni di successi non si costruiscono solo sulla fortuna, qualcosa di magico è accaduto, qualcosa che potrà servire da lezione ad altri e per questo dovrà essere raccontata.

Per adesso contemplo l'opera terminata e la strada percorsa, nessun rimpianto, nessuna malinconia, qualche rancore certo rispetto al nuovo barbaro corso, ma tanto compiacimento e affetto per le persone che ne hanno detrerminato gli eventi e il successo.

Non ho scritto mail di commiato ma ho brindato con tutti i colleghi e ho detto loro apertamente, come è stato per oltre 20 anni, come stanno le cose e li ho ringraziati per la stima e la grande umanità che hanno saputo costruire.

Il bar di Loulou attende i veri marinai da qualche parte nel cyberspazio.