Domani dalle 11 in poi al Podere Lavagno tutti i musicisti della zona suonano per raccogliere fondi per i terremotati.
Il tempo promette bene, c'è grande fermento e sarà una bellissima occasione per stare insieme.
Io, Marco e I Sogni in Corso faremo da "apripista" alle 11: vi aspettiamo.
I dettagli sono su Facebook.
Stasera alla Capuzza c'era parecchia gente, un allestimento all'aperto con le poltrencine che faceva sembrare il prato un teatro e noi dal lato opposto sentivamo l'emozione del pubblico e abbiamo dato il meglio di noi.
E poi c'erano amici e c'erano Marina e Piero e un clima da fine estate fresco e piacevole.
Proprio bello raccontare così: una signora sinceramente colpita dal nostro racconto, alla fine è venuta a congratularsi e mi ha detto "Grazie, che Dio la benedica".
Belle parole.
Giovedì 6 settembre alla Cascina Capuzza ennesima replica di Qui Per Caso Quel Giorno, il racconto della battaglia di San Martino e Solferino che recito con Fabio Calabrò.
Sto perdendo il conto del numero delle repliche ma non la voglia di farlo e sto scoprendo che ci sono amici che tornano ad ascoltarlo anche solo per il gusto di essere lì, non per caso, perchè c'è una bella atmosfera, buon cibo e amici con cui condividere.
Servono altri motivi per esserci?
Oggi sono riprese le attività alla Scuola di Musica ed è stato un viavai di genitori, allievi, nuovi che volevano provare, insegnanti che riavviavano i loro corsi come se la pausa estiva non ci fosse stata.
Abbiamo anche avuto ospiti illustri per parlare di progetti, che scaramanticamente teniamo segreti, volontari che hanno ripreso i lavori di costruzione delle nuove aule, nuovi insegnanti che hanno iniziato a insegnare e altri che sono stati valutati per un possibile futuro coinvolgimento.
E' una grande soddisfazione vedere come da subito la Scuola ritrovi l'intonazione giusta, come uno strumento che non perde l'accordatura e produce immediatamente l'allegria che subito si trasmette dall'uno all'altro e tanta voglia di fare musica.
Come diceva l'illustre ospite "quando sono stato qui la settimana scorsa ho sentito subito l'energia vitale che rende questo posto davvero unico e per questo vi ho scelti".
Marina e Valentina stasera avevano gli occhi "incorciati" ma il sorriso e la soddisfazione stampati in faccia: è l'effetto dell'effervescenza.
Sulla prima macchina di casa ho fatto l'upgrade a Mountain Lion tanto costa solo 15,99 Euro: BONG! VMware Fusion non funziona e bisogna fare l'upgrade 44,99 Euro!
Stessa cosa era successa con Lion dove non funzionava più Photoshop Elments (BONG upgrade 100 euro , che mi sono rifiutato di fare e uso un vecchio software open source).
Mi suona mica tanto bene questa storia degli upgrade forzati.
Oggi sono partiti gli amici dei Fuoriclasse e provo a programmare le attività dei prossimi giorni in cui dovrebbe trovare compimento tutto ciò che ho posposto per fare spazio al turbinio di amici che hanno popolato questa vacanza sestese.
Anche Marina è scesa a valle per organizzare il lavoro alla Scuola di Musica che riapre domani e mentre Blue sonnecchia, ho in sottofondo l'"adagietto" della Quinta di Mahler, così pieno di malinconica dolcezza.
E' un caso che mentre ripenso agli amici e a Marina questa musica sia giunta al suo turno nella playlist ma è perfetta per aiutarmi a ricordare le chiacchiere fino a tardi, le risate, l'intimità, gli abbracci, l'allegria del concerto improvvisato ieri sera e il distacco di stasera.
Adesso ho voglia di suonare per immaginarli presenti ma la luce che continua a cambiare, le nuvole che scompaiono, mutano, si alzano, mi sembrano troppo belle da guardare per perdermi anche un solo attimo.
Tutto è metafora: la luminosità delle montagne è l'immagine dell'amicizia, gli amici sono lo specchio della molteplicità dell'amore che è a portata di mano, le nuvole del mutare che non muta, della partenza che in realtà non separa.
Non mi piace, proprio non mi piace la quantità di messaggi qualunquisti e arroganti su Facebook a proposito della politica, delle tasse, del governo, dell'euro, della tav, dei cani e dei gatti, non perchè non ci sia da criticare o riflettere, ma mi pare che sia così vigliaccamente banale prendere e rilanciare una frase scritta da un Travaglio o non si sa da chi, prendendo per vera qualunque cosa: non è il caso di avere invece delle idee proprie? capisco che è merce rara di questi tempi, ma non è forse il caso di fare politica nel proprio paese, nel proprio quartiere, invece di inveire sui grandi temi di cui, francamente, temo che i più non sappiano un accidenti?
Ma il fastidio cresce ancora di più quando vedo questo tipo di messaggi rilanciati da amici musicisti e trovo la cosa davvero "stonata": ma come? hai uno strumento potente, la musica, per dire la tua contrarietà e ti rifugi in un "mi piace" su Facebook?, Puoi cambiare il mondo con una canzone e te ne stai "a maledir le donne, il tempo ed il governo" standotene al computer?
C'è chi ha cantato contro Putin e si becca due anni di galera, chi ha cantato contro la guerra, chi, come Casals, ha guidato con un violoncello l'indignazione di un popolo contro il fascismo senza scendere mai a compromessi, in tanti abbiamo cantato la nostra giovane indignazione contro le stragi ma mai la musica ci ha permesso di essere codardi e qualunquisti: se canti e suoni ci devi essere in prima persona.
Quando la musica poi diventa proposta, quando indica un nuovo modo di fare o un nuovo mondo da costruire, ne senti la potenza, capisci la forza generatrice che possiede e l'emozione, di cui la pelle d'oca che ti prende è il segno fisico, non ti lascia scampo: devi agire.
In questi tempi di fallimento delle grandi ideologie, di fallimento della finanza, di crisi (e quindi di cambiamento) della visione del futuro, gli artisti, tutti gli artisti, hanno il grande compito di esplorare il nuovo, di incoraggiare a nuove sfide, di uscire dal conformismo con nuove avanguardie letterarie, figurative, musicali, teatrali: molte falliranno ma pavimenteranno la strada verso il futuro.
Non vi piace la politica? Scrivete una canzone! Fate un quadro! Mettete in scena la vostra protesta!
Ha risvegliato più coscienze Guernica che non un "condividi" su Facebook, potete essere sicuri che Madre Coraggio di Brecht ha avuto un sacco di "followers" e se ancora oggi cantiamo Bella Ciao o Gracias a la vida o Imagine è perchè un musicista ha usato la grande anima delle note per non farci chinare la testa.
E se per protestare ( o per dire il vostro amore non fa differenza )non vi viene in mente nulla, cantate o suonate musica degli altri, non avete che da scegliere, è sempre meglio di quel vuoto "mi piace", almeno la vostra voce si sentirà e sarà meno stonata del silenzio.
Secondo il Lunario della Musica di Carlo Boccadoro, (non l'avete? correte a procurarvelo o fatevelo regalare!) oggi bisognerebbe ascoltare Buddy Guy in Can't Quit The Blues (magari ascoltatevi Mustang Sally ) ma io mi sono svegliato con la voglia di riascoltare i Chicago, magari un album di quelli che non ascolto spesso come l'undicesimo e mi ha messo subito di buon umore.
Se fa caldo vi fornirà quel giusto grado di energia per mettervi in movimento all'inizio della settimana.
C'è il sole, piove da una nuvola bassa e si formano due arcobaleni stupendi.
Mi ricordo un detto ladino che imparai a Vigo di Fassa da bambino: "Quand ch'al pioef e al fa soreje, le strie le se lava le reje" ( quando piove e c'è il sole, le streghe si lavano le orecchie) a sottolineare l'eccezionalità dei due eventi.
Oggi le streghe fanno il bagno.
Ho guardato con grande attenzione una presentazione di 360Kid segnalata dal mio amico Warren, sul mercato dei giochi educativi. (qui la presentazione e qui le slides senza commento)
Tra gli spunti interessanti c'è questo dato su "chi decide l'acquisto" e già dai 6 anni sono i bambini più dei genitori a compiere la scelta (poi ci sono quelli che a 30 anni si fanno comperare le calze dalla mamma, ma non conta).
Il secondo spunto è che il mercato dell'apprendimento intelligente, dell'apprendimento supportato dalle tecnologie è un mercato ancora grande e con nuove opportunità.
Certo qualcuno inorridisce all'idea di vedere la "sacralità del libro" minacciata da un videogame ma usando l'immaginazione si possono ottenere nuove opportunità di apprendimento e lo sviluppo di tecnologie appropriate farà il resto.
La presentazione parla di un tablet da 70 dollari previsto per fine anno che potrebbe essere il "veicolo" per sostenere gli orientamenti di stati come la California che hanno già deciso di non acquistare più libri di carta nelle scuole e il Texas sta facendo la stessa cosa.
Interessante anche questo dato che dice quali caratteristiche dovrà a avere un'aula del futuro (sono ferocemente contrario ai soldi buttati nelle lavagne digitali) e se non sorprende che tutti vogliano connessione a internet è interessante come gli studenti vorrebbero videogiochi istruttivi e in buona percentuale lo vogliono anche i dirigenti scolastici.
La prima conferenza di Cuccioli e Multimedialità nel 1995 fu dedicata al gioco come forma primaria di apprendimento e a quanto pare 17 anni dopo il tema è ancora attualissimo. Peccato che i "soloni" (nel senso che sono soli) hanno cancellato la storia di quell'evento dal web e bisogna ricorrere al webarchive per trovarne traccia.
Avevo segnalato su questo blog che la centralina telefonica della mia via era in pessime condizioni da un paio d'anni e Massimo Mantellini aveva "rilanciato" il messaggio su Eraclito, il blog di Telecom Italia.
Già il giorno stesso Massimo mi ha chiesto l'indirizzo perchè lo avevano interpellato da Telecom per sapere dove poter intervenire e l'altro ieri una squadra di tecnici ha provveduto a riparare la centralina.
Brava Telecom e grazie a Mantellini.
Nuvole dense salgono dal bellunese alla Croda Rossa e la luce si fa intensa e contrastata.
Sotto le nubi si intravede un arcobaleno a ricordare che anche dalla situazione più cupa poi si esce.
L'arcobaleno avrà il sopravvento? La pioggia rinuncerà per questa sera o rinfrescherà la notte e risuonerà di tuoni la valle?
L'imminenza delle possibilità è ampia.
I ragazzi di Officina Sonora sono stati spettacolari, nel vero senso della parola, il canto, l'intervallarsi degli assolo, il crescere dei brani: tutto proprio "come queli veri".
E poi vedere il teatro del castello pieno, tanto da rimandare indietro persone che non avrebbero trovato posto, è un'altra bella soddisfazione, tenendo conto della pochezza dei programmi artistici locali.
Senza contare che per loro, esibirsi al debutto di fronte a più di 400 persone è una carica energetica in più e si sentiva.
Cena notturna con i papà rimasti a smontare e caricare il materiale: un obbligo per i grandi artisti...
Già fatti i conti: con il concerto di beneficenza di ieri sono stati raccolti 2.920 euro. Marco pensava di raccogliere un decimo di quella cifra ed era convinto che fosse già un buon motivo per farlo!
Domani verranno consegnati al vicesindaco di Moglia.
Un applauso ai musicisti!
Il talking Rate (indice di chiacchiere) è un indicatore che dice per quanto tempo una persona tornata da una vacanza, chiacchiererà della sua esperienza, ne racconterà agli amici, li inviterà a cena per rivivere assieme ciò che ha provato e tanto più sarà esclusiva e ricca di emozioni e tanto più il racconto si dilungherà estendendo, in pratica, il valore di memoria della destinazione turistica di cui si parla.
Se applichiamo il Talking Rate al concerto di ieri al Podere Lavagno in favore dei terremotati, sta riscuotendo un Talking Rate altissimo: è tutto il giorno che su Facebook girano messaggi e commenti entusiastici, ringraziamenti, foto, commenti alle foto, rimpianti di chi non c'era, gioia di chi c'era e poi tutti i musicisti che si dicono felici di esserci stati.
Per quanto mi riguarda una cosa mai vista da queste parti, forse simile a quanto accaduto a State Of The Net che ha un Talking Rate impressionante.
Dal punto di vista del marketing una operazione (del tutto involontaria) di promozione del Podere Lavagno che ha dell'incredibile: gran parte delle persone non sapevano nemmeno che esistesse e dove fosse e molti commenti si dicono felici di aver scoperto questo bel posto. Come a dire che a volte una operazione "no profit" che non ha in apparenza nessun ritorno economico per il proponente si rivela, se fatta con reale e sincero disinteresse, un fantastico affare ancora più forte perchè i partecipanti riconoscono "l'onestà" di chi lo ha fatto.
E poi la dimostrazione che la rete consente amplificazioni e diffusioni che sono difficilmente misurabili ma la cui forza è innegabile:
Per quanto mi riguarda, oltre all'orgoglio per essere stato sul palco con altri amici, ho respirato una allegria e una voglia di stare semplicemente insieme che mi ha fatto star bene tutto il giorno e non se ne andrà certo domani.
E poi ho anche ascoltato grandi musicisti che non conoscevo e suonato con altri che ammiro, ma soprattutto mi rallegra sapere che tanti si sono divertiti grazie al nostro impegno e che la musica ha dato ulteriore prova della sua carica di generosa emotività.
Solo questa frase vale la lettura
L’esasperazione è un lusso che possono permettersi i singoli cittadini, non chi ha la responsabilità di rappresentarli.
ma anche il resto merita
http://www.ilpost.it/ivanscalfarotto/2012/07/15/alzare-la-voce-non-serve/
Nell'intervista flash a State of The Net c'è la sintesi del ragionamento su musica e tecnologia.
Un grazie ad Alessio Jacona per la sintesi e a Gallizio per avermi fato scoprire il video di cui non avevo più cercato il link
Curioso, sposato con due figli.
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