Una bella giornata con un team di amici di grande esperienza a parlare di due temi molto stimolanti e complessi: come insegnamo alle persone a imparare nuove cose per generare innovazione?
Uno spiedo superlativo ha di molto favorito il dialogo.
Una bella giornata con un team di amici di grande esperienza a parlare di due temi molto stimolanti e complessi: come insegnamo alle persone a imparare nuove cose per generare innovazione?
Uno spiedo superlativo ha di molto favorito il dialogo.
Di molti rivoluzionari si conosce il volto, ci sono manifesti e magliette, icone di un mito. Di altri, di grandi inventori,scienziati, missionari, costruttori di pace poco si sa.
Questa è Maria Montessori, di cui ricorre il sessantesimo anniversario dalla morte, che ha rivoluzionato il modo di insegnare e quindi ha cambiato il mondo per come lo conosciamo oggi e di certo la sua rivoluzione non si ferma perchè chi ha studiato con il suo metodo e nelle scuole che hanno adottato il suo metodo, sono persone, speciali, curiose, innovatrici, collaborative e appassionate.
Lo dico con cognizione: ho sposato una di queste.
Una sociologa, Laura Carstensen dello Stanford Center on Longevity, illustra le ricerche che dimostrano che gli anziani sono più felici e perchè la loro felicità contribuisce ad una società migliore.
Bello anche l'intervento sullo stesso tema di Jane Fonda.
Già mi vedo, come nei film di fantascienza...
(Il video è solo in inglese)
A parte qualche pomposità giornalistica nei titoli, l'annuncio che Science pubblica un articolo che parla di nuovi innesti artificiali nel DNA, mi sembra davvero interessante.
Quanta conoscenza c'è oggi in rete!
Dal progetto OnDe (che aveva in comune con la Open University inglese l'utilizzo di First Class, ma anche alcune idee circa la possibilità di imparare in modo nuovo) non smetto di meravigliarmi di quanta conoscenza c'è a disposizione di chi voglia sapere, studiare, inventare.
Basta guardare iTunesU, la sezione educativa di iTunes in cui università di tutto il mondo stanno mettendo a disposizione materiali e supporti didattici di ogni genere e che ora è anche una specifica applicazione su iPad o iPhone: come non vedere la straordinaria opportunità!
E' vero la sezione italiana è deprimente, c'è da domandarsi come mai manchino grandi atenei come il Politecnico di Milano e di Torino, come mai non ci siano università come quella di Bologna, come mai quelle esistenti, Trento, Padova, PIsa, Bocconi, Trieste abbiano poco più che dei depliant illustrativi dei corsi tradizionali.
E' vero, è difficile cambiare l'ecosistema dell'apprendimento, lo sapevo dai primi approcci ai computer nelle aule e ne ho avuto conferma quindici anni dopo quando ho provato a far entrare il CRS4 in iTunesU ma non ce l'ho fatta: troppe resistenze dall'interno (per quanto possa sembrare strano ai non addetti ai lavori, il mondo della ricerca e accademico è tra i più gretti, conservatori che si possano immaginare).
E' difficle ma per questo non bisogna smettere di crederci e di impegnarsi a cambiare: me lo ha testimoniato un grande come il prof. Paolo Zanella che mi ha chiamato qualche giorno fa per ricambiare gli auguri di Natale. Gentile e affettuoso come sempre, sorridente e ottimista come l'ho conosciuto e deciso a non demordere dall'idea che il sapere sia una grande opportunità per tutti.
L'annuncio di Apple dei nuovi strumenti per la creazione di libri di testo interattivi mi pare uno di quelli sui quali fermarsi a riflettere ed è quello che ho fatto stamattina.
E' vero che i temi dell'apprendimento mi sono particolarmente cari e non è un caso che il progetto ONDE fosse focalizzato sull'imparare a convivere con un mondo che cambia o che la mia attività di volontariato sia proprio in una scuola.
Ma l'evento che si è svolto, non a caso, al Guggenheim Museum di New York ha molte implicazioni sia per la forza commerciale e innovativa di Apple che ha già dimostrato di saper cambiare completamente scenari apparentemente consolidati, sia perchè il mondo dell'apprendimento è quello da cui scaturisce il futuro.
Non credo ci siano dubbi sul fatto che ogni genitore responsabile o ogni adulto con un briciolo di saggezza si debba domandare: come posso insegnare ai miei figli, ai giovani che verranno dopo di me come migliorare il mondo? Come creare le condizioni perchè possano fare meglio di quanto ho fatto io? Come permettergli di vivere da protagonista in un mondo che non ha più le regole che erano valide per me?
Quando cambia il mondo dell'apprendimento è come cambiare il corso di un fiume: può cambiare un intero ecosistema e non è detto che sia automaticamente un fatto positivo.
Ha ragione Mantellini a porre dei dubbi circa il fatto che non si dovrebbe delegare a piattaforme proprietarie lo sviluppo degli strumenti a supporto della conoscenza, specialmente dove la scuola pubblica è una precisa scelta, ma non credo sia frenando il processo che possiamo governarlo bensì accettando la "sfida" e facendo di più e meglio.
Liddy mi ha insegnato che ciascuno deve fare la sua parte e a chi la criticava perchè portava i computers ai bambini in Cambogia mentre servivano anche medicinali e infrastrutture, lei rispondeva "io non sono capace di costruire strade e non sono un medico ma so che l'istruzione e la conoscenza sono condizioni essenziali al progresso".
Ho anche imparato da lei che occorre grande rispetto per le culture, le tradizioni, i patrimoni di civiltà che non sono esclusiva dell'occidente "civilizzato" e che trasferire il sapere è profondamente legato al mondo in cui si vive e che i "barbari" spesso non sono gli aborigeni che vanno lavati, battezzati e istruiti per farne esseri umani degni di vivere.
E' possibile distruggere esperienze o farne tesoro, è possibile aprire orizzonti o chiudere la ricerca al solo commercio è possibile dare speranza a milioni di bambini dei paesi che una volta si chiamavano emergenti ma soprattutto ai nostri che non hanno nessuna garanzia che per il solo fatto di essere nati in "occidente" il loro futuro sarà roseo.
Cambiare l'apprendimento non è solo cambiare la didattica, è cambiare il futuro.
Patricia Rodriguez Tomé è una delle tante persone "speciali" che ho conosciuto durante il mio lavoro al CRS4 e al parco tecnologico di Pula e in particolare è una straordinaria divulgatrice con in più la simpatia e il calore di quel suo accento italo-franco-latino americano.
Se avete un'ora riuscite a farvi un'idea della ricerca sul DNA con l'utilizzo di sistemi informatici.
Questo articoletto semplice semplice del Post è proprio da leggere e anche quello che aveva riportato Stefano, aiuta a contestualizzare il tema dell'esposizione alle radiazioni.
Giusto informarsi, doveroso capire.
Dico spesso che l'istruzione costa, ma l'ignoranza ha un costo insopportabile.
Il sogno di chi osa credere che ci sia un futuro da costruire, di gente normale che osa sognare.
C'è il disegno del futuro, il ruolo della tecnologia, dell'innovazione, il ruolo fondamentale dell' istruzione, il ruolo delle energie pulite, della biotecnologia. Il tutto in un contesto di grande rispetto istituzionale.
Un discorso pieno di riflessioni non valide solamente per gli americani, ma uno "Stato dell'Unione" che deve far riflettere tutti "Reinventing ourselves". Un discorso che richiede un'ora ma è un'ora ben spesa.
Mio fratello Ezio mi ha fatto un bel regalo, semplice semplice: il link a uno stupendo video di TED che racconta l'esperienza di una neuroscienziata che, colpita da emorragia cerebrale, analizza passo passo l'evento "dall'interno" e torna a raccontarlo.
Offfre un racconto emozionante, da nodo alla gola su chi siamo e chi possiamo scegliere di essere.
Buon Natale
E' da mesi che qui al CRS4 si sa di questa scoperta che il team del Prof Cucca ha fatto, ma sono stati mesi di "silenzio" e di embargo per essere certi di avere dati inconfutabili a sostegno.
Ieri sera la ricerca è stata pubblicata da "Nature Genetics" la rivista tra le più autorevoli del settore e oggi c'è stato l'annuncio ufficiale alla sede del CNR di Cagliari e qui di seguito ci sono i tre comunicati stampa a cui si è febbrilmente lavorato nei giorni scorsi.
Scarica ComunicatoCNR-10maggio
Scarica CRS4-press-10maggio2010
Scarica New gene responsible for Multiple sclerosis _English
Non è solo l'annuncio di una scoperta scientifica che riguarda una malattia terribile e che apre grandi speranze per trovarne la cura, anche se sarà un percorso ancora lungo, è il primo risultato di un lavoro straordinario che i team congiunti del CNR e del CRS4 stanno svolgendo, unendo grandi competenze e intuizioni di genetica, di matematica statistica e potenza di calcolo e capacità di gestire in modo innovativo l'approccio informatico della questione.
Non è un caso che l'ispiratore di questa svolta al CRS4 sia il prof. Zanella che al CERN aveva costruito l'infrastruttura informatica capace di rendere evidenti le scoperte dei fisici delle particelle e che dopo aver avviato il primo centro europeo di genetica a Cambridge, sta mettendo insieme qui un polo di ricerca che non ha eguali al mondo.
Oggi credo si debba festeggiare qui, e rimando a domani riflessioni e commenti perchè anche un "non-scienziato" come me sta vedendo il profondo impatto che l'annuncio del prof.Cucca avrà non solo nello specifico della medicina ma sulla conoscenza complessiva del genoma e dei suoi meccanismi.
Intanto, chi vuole, può leggere le slides che Cucca presentò qui in marzo allo staff meeting, e per gli informatici e i tecnologi sono invece molto interessanti quelle di Chris Jones, che guida il team del CRS4 coinvolto nell'esperimento, in cui si può valutare la mole incredibile di dati che devono essere elaborati._
Il team di comunicazione ("outreach" in linguaggio buricratese scientifico) ha realizzato la prima versione dei video del CRS4 adattati al canale YouTube e poi per farne dei podcast.
Direi che il risultato è molto buono; le sigle di testa e di coda, rielaborate dal videoclip di presentazione del logo, funzionano bene e anche la musichetta scritta e inventata da Massimo "Mancio" Mancinelli è in sintonia con il tutto.
A margine dello staff meeting del CRS4 a cui ho dedicato un sacco di energie, abbiamo anche iniziato ad allargare lo spazio delle presentazioni con l'uso del web e intanto abbiamo aperto un account su Slideshare dove condividere le slides e poi YouTube e altro seguirà.
Anche se vi può apparire un pochino "ostica", la spiegazione dello stato dell'arte della ricerca del prof. Cucca è un flash su quanto di più avanzato al mondo si sta facendo nel campo della ricerca sul genoma.
Appena lo avremo editato avremo anche il video con il suo racconto ma intanto, anche solo a scorrere le slides, ci si fa un'idea._
Incuriosito da un link di Zanarini su Facebook, scopro il Calendario dell'Avvento di Hubble e da lì passo alla galleria di immagini del telescopoio spaziale e sfoglio immagini straordinariamente belle che invitano a pensare.
DI fronte alla pochezza dei nostri tempi, la visione dell'immensità mi consola: quanto diventano piccoli gli omuncoli di fronte alla sensazionale vastità dell' universo!
Ieri sera sono stato invitato a cena ed ero con persone davvero speciali: c'era la prof. Anna Tramontano, una autorità mondiale nella biochimica che insegna a La Sapienza e guida uno dei laboratori di ricerca qui a Pula e poi il prof. Francesco Cucca, docente a Sassari che guida un altro laboratorio che studia il genoma umano.
Racconti fantastici sulle nuove frontiere della scienza, sulle scoperte, sulla straordinarietà di questo posto su come il nostro Paese sia ricco di persone che ti raccontano le loro scoperte con passione unica e che non vedono i mille ostacoli, che pure ci sono eccome!, ma i vantaggi che il loro lavoro potrebbe portare a tutti noi.
So pochissimo di biotecnologie ma spero nelle prossime settimane di trovare il tempo di fare un giro a quei laboratori e di farmi spiegare cosa sta succedendo perchè mi sono rimaste impresse un paio di affermazioni, e non lo dicevano per vanagloria: "siamo tra i primi dieci laboratori al mondo ma siamo 5 anni avanti in quello che stiamo facendo".
Qualche anno fa, nel cercare di colmare la mia ignoranza cicciona in fisica, avevo letto "La Particella di Dio" un bel libro di Leon Lederman, il nobel direttore del Fermilab in cui spiegava perchè questa mitica particella di cui si è descritta l'esistenza ma non ne esiste la prova sperimentale potrebbe fare luce sul funzionamento dell'universo.
E' il "Bosone di Higgs" la particella che cercano di osservare oggi al CERN facendo scontrare a velocità iperbolica ioni di piombo e poi come spesso accade magari invece del bosone di Higgs troveranno altre cose inspiegabili o che la Particella di Dio si tiene ancora più nascosta di quanto si credesse.
Girovagando in rete per cercare di capire, ho trovato questo articolo che cerca di semplificare un tema molto complicato è vero ma che vale la pena di intuire se non proprio di comprendere: si tratta di capire come siamo fatti e perchè l'universo è fatto così.
Dopo che Matthias ha spento le candeline di una "torta robot" che si è messa a suonare "Happy Birthday", e dopo che abbiamo visto l'utilizzo delle interfacce sonore e dei sensori applicati a Scratch, Marina, venuta su alla scuola Montessoriana, ah posto la questione del rapporto tra il reale e il virtuale, tra il toccare e il vedere.
La risposta di Liddy è stata pronta e ne abbiamo poi parlato a lungo durante la pausa caffé: è difficile dire cosa sia reale e cosa sia irreale nella mente di un bambino che sta giocando, per lui sono reali, secondo Piaget, non le cose che tocca fisicamente, ma le cose che sono per lui significative.
Liddy e Marina non finiscono di stupirmi per le loro conoscenze mai ostentate.
Andrea Monti uno dei maggiori esperti di diritto applicato alle tecnologie, mi segnala un evento che si terrà a Milano: la terza edizione del "Biotech Law Conference" che quest'anno ha per tema "Chi detiene la Bioinformazione ?".
Il tema è molto interessante, credo, perchè mentre si continua a parlare della gestione dell'informazione attuale, bisogna cominciare a porsi domande (prima che sia troppo tardi) sulle forme che assumerà l'informazione del futuro.
La partecipazione all'evento è gratuita e richiede solo l'iscrizione.
La settimana prossima a Roma c'è il Festival della matematica e Massimo me ne aveva dato in anteprima il programma che è davvero straordinario.
Su Io Donna c'è una bella intervista al matematico Piergiorgio Odifreddi che vale la pena di leggere per guarirci, come dice lui, "dall'idiozia tecnologica".
Interessante anche la sua riflessione sul rapporto tra scienza e religione. Di Odifreddi è appena uscito un libro dal titolo provocatorio: Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici). Ho trovato tagliente ma mi ha fatto anche sorridere la sintesi che del libro fa lui stesso nel link che ho messo.
E' come un'aspirina per la sindrome di Ratzi.
Ho letto che il Festival della Filosofia che si è tenuto a Modena un paio di settimane fa aveva come tema "L'Umanità".
"La somma di educazione, civiltà, intelligenza, fierezza disponibilità, dialogo è ciò che chiamiamo umanità" dice il filosofo Remo Bodei in una lunga intervista su La Repubblica della scorsa settimana e lega il concetto di Umanità con quello di "Dignità" : "Perdere la propria dignità è come perdere la parte più importante dell'essere uomini".
C'è da pensarci su.
Curioso, sposato con due figli.
Ultimi commenti