Piero ha scritto un bel post sulle sue ultime riflessioni in materia di Social Networks e visto che lui cita me e una mia definizione nata nei discorsi che abbiamo fatto a Natale (i mercati sono emozioni) io cito lui: ecco qui il suo post.
Piero ha scritto un bel post sulle sue ultime riflessioni in materia di Social Networks e visto che lui cita me e una mia definizione nata nei discorsi che abbiamo fatto a Natale (i mercati sono emozioni) io cito lui: ecco qui il suo post.
A forza di usare nomi metaforici, ci dimentichiamo quanto sia divertente "uscire" dalla metafora.
Ecco una scenetta della BBC (grazie Steve)
Ho installato il nuovo sistema operativo su iPad e iPhone (IOS 4.2) e come sempre l'upgrade è andato liscio e senza particolari problemi.
Ottima la funzione di AirPlay per ascoltare la musica dallo stereo dove ho collegato un Airport Express.
Trovo invece fuorviante e negativo il fatto che il software di stampa funzioni solo con alcune (11) stampanti e solo HP per cui non è vero che si tratta di una funzione di stampa generica. Sono andato a rileggermi le pagine dal sito Apple e dice "Con AirPrint puoi stampare facilmente e-mail, foto, pagine web e documenti direttamente dal tuo iPhone, iPad o iPod touch. Bastano pochi tocchi per trasferire su carta tutto ciò che visualizzi sul display. Senza bisogno di scaricare software, installare driver o collegare cavi." ma solo nelle pagine interne dice che funziona solo con alcune stampanti.
Una caduta di stile da markettari di quarta segata: come reagisce un cliente che lo scopre? (vedi i vari blog di utenti arrabbiati) ed essendo una funzione tanto sbandierata quanto inutilizzabile è davvero un autogoal.
Mi segnala Steve l'acquisto della Novell da parte di Attachmate annunciato oggi.
Novell è stata per molti anni il leader del mercato delle reti locali e devo dire che una mia grande fortuna professionale è stato scoprire, grazie a Steve, questa azienda quando ancora era una sconosciuta azienda tecnologica dello Utah.
Portando in Italia il prodotto e diventandone il centro di maggiore competenza per molto tempo, Siosistemi ha costruito la sua reputazione e gran parte del suo successo.
L'acquisizione dell'azienda da parte di Attachmate segna senza dubbio la fine di un'era, quella delle reti locali "pre-internet" che hanno segnato lo sviluppo del networking da parte di moltissime imprese.
Grazie a Flavia Marzano (tanto Glicerina lei quanto Nitro io) mi hanno invitato a fare entrambe le mie presentazioni con la metafora della musica al meeting MiTiCi - Milano Talenti Creativi e a quanto pare le prenotazioni dell'avento stanno andando "a ruba" (solo 148 posti rimasti? Wow!)
L'appuntamento è per il 10 e 11 dicembre e dato che all'interno del Festival c'è anche un Barcamp e non ne ho mai fatto uno, sarà una bella occasione.
Con precisione cronometrica mi è arrivato da Amazon.fr il pacco con i CD e i DVD dell'opera omnia di Mahler: una goduria per le orecchie anche il solo togliere il cellophane.
Assaggio le differenze tra Zander e Bernstein ma sono troppo ingordo per apprezzarle, per ora digitalizzo e metto in ascolto in camera per accompagnare la lettura del nuovo libro di Alex Ross.
SU iPad ho trovato una applicazione che simula il trombone e maestro Paolo me ne ha segnalato una che simula il violino dagli stessi che avevano creato Ocarina per l'iPhone
Mi pare che ci sia un trend a vedere nell'iPad un pretesto per ripensare agli strumenti musicali, alla loro interfaccia, alle sonorità.
Ancora tutto molto rudimentale ma credo sia un fenomeno non banale.
Consiglio vivamente a tutti i felici possessori di iPad, l' App gratuita sviluppata da TED per vedere i filmati e per scaricarli per poi guardarlo con comodo in viaggio (capito Carlo?).
Solo stasera me ne sono guardati tre, uno pù bello dell'altro. Hans Rosling sulla mortalità infantile, Heribert Watzke sul fatto che la pancia sia un secondo cervello e Joseph Nye sullo spostamente del potere.
Devo ancora esplorare le versioni dei filmati in italiano ma anche qesta è una bella novità.
Volevo fare l'upgrade a iLife11 (soprattutto per le nuove funzioni di iMovie) ma Damiano mi ha dato un ottimo condiglio: leggi bene cosa si dice in rete, ci sono rogne.
Per definizione il software è una bestia strana per cui Apple non fa eccezioni, guai a dimenticarlo.
Un blog apposito segnala i problemi e come risolverli (viva i blog!!!) ed è carina l'introdizione "iLife11 è così bacato che sembra che a scriverlo sia stato Bill Gates" :-)
Ad ogni modo, ho il backup delle librerie e seguo per bene le istruzioni e ho anche fatto una donazione di 10 dollari al sito che ha fatto un utility molto efficace per gestire i diritti sulle librerie.
Potenza della rete.
Volevo fare l'upgrade a iLife11 (soprattutto per le nuove funzioni di iMovie) ma Damiano mi ha dato un ottimo condiglio: leggi bene cosa si dice in rete, ci sono rogne.
Per definizione il software è una bestia strana per cui Apple non fa eccezioni, guai a dimenticarlo.
Un blog apposito segnala i problemi e come risolverli (viva i blog!!!) ed è carina l'introdizione "iLife11 è così bacato che sembra che a scriverlo sia stato Bill Gates" :-)
Ad ogni modo, ho il backup delle librerie e seguo per bene le istruzioni e ho anche fatto una donazione di 10 dollari al sito che ha fatto un utility molto efficace per gestire i diritti sulle librerie.
Potenza della rete.
C'è chi si domanda se i Social Network sono un fenomeno utile allo sviluppo del business, chi dice "sì, sì, abbiamo un sito web", e qualche ardito che dice "ho una pagina su Facebook" e chi... agisce.
Come mi disse una volta Stefano Bonaga "c'è chi ti dice 'ho capito' ma tu vedi negli occhi che non è vero, e c'è chi fa, perchè chi ha capito davvero agisce".
A parte il fatto di comperare quest'oggetto negli USA per poi scoprire che l'azienda è a Modena (evviva il genio italiano!), stasera ho scaricato la versione full di Amplitube sia per iPhone che per iPad (crepi l'avarizia) e alle prove dei Fuoriclasse ho provato a fare il musicotecnicologico.
Ho collegato il violoncello elettrico all'iPhone e con iRig+Amplitube avevo tutte le pedaliere degli effetti, su iPad avevo gli spartiti delle prove (mi ero dimenticato Night And Day) ma un google veloce e ho trovato lo spartito in rete.
Ho solo un problema di volume, che mi risultava molto basso ma forse da qualche parte devo mettere a posto i parametri.
Grazie a un efficacissimo Jailbreak (se non sapete cos'è lasciate perdere e non avventuratevi) il mio iPhone è visibile in ssh dal Mac di casa e via sftp sto salvando tutta la musica che avevo preso da Craig e che avevo memorizzato per sicurezza... sul disco esterno che è saltato.
Ci vorranno 4 ore ma tanto fa tutto lui. Buonanotte.
Girare tra alcuni padiglioni di SMAU oggi dopo il mio intervento, mi ha lasciato una strana sensazione: a parte il piacere di incontrare di tanto in tanto vecchi amici, un senso di "vecchio" di "dejà vu" per nulla stimolante.
Pensavo di avere nostalgia ricordando quanta passione ci mettevo quando ci andavo ma mi è sembrato tutto così modesto e banale che non mi ci riconosco proprio.
Giulio mi ha regalato una Flip, la telecamera HD tascabile (in realtà gli ho detto di acquistarla e che se non gli piaceva l'avrei presa io), e quindi sono doppiamente contento.
Oggi l'ho usata pochi secondi a Scuola di Musica ed è sorprendente la semplicità e la qualità dell'immagine.
Tanto per darvene un assasggio ecco trenta secondi del workshop di musica e elettronica con Andrea Ponzoni, uno dei nuovi docenti della Scuola.
Sono molto preso dai lavori della Scuola che dedico pochissimo tempo ad altro, allo studio, all'approfondimento di temi che mi sono cari e congeniali come il social networking o la fotografia digitale o la musica digitale.
Ieri sera Piero mi ha fatto vedere come lui utilizza il computer, le estensioni di Safari, l'intreccio tra le varie applicazioni web e ho avuto la piacevolissima sensazione che tutto scorre, che tutto cambia ed evolve, che c'è un nuovo mondo là fuori che è dei nostri figli e di cui siamo artefici ma non protagonisti.
Non che non capisca i dettagli o le implicazioni di un uso così diverso dei nuovi media ma so che per lui (e per tutti quelli come lui) è il segno di un mondo, di una direzione.
Dato che c'è un forte temporale mentre scrivo questa nota, l'analogia con le nuvole, con l'acqua, con la dinamica della vita mi viene spontanea. E' il senso dello scorrere del tempo e del rinnovarsi del mondo.
Sorridevo compiaciuto nel dormiveglia ieri sera ascoltando Marina e Giulio che via Skype tra Sesto e Austin preparavano un minestrone.
In fondo la tecnologia serve a questo, a rendere possibili cose che altrimenti non lo sarebbero, la chiave è "lenabling factor", il fattore abilitante, anche se l'ingrediente principale è la determinazione, la consapevolezza del risultato che si vuole ottenere, la capacità di non vedere l'ostacolo coe un blocco ma come una sfida intellettuale da superare.
Tutti ingredienti indispensabili per un buon minestrone.
Da sempre sono convinto che i vecchi computer non siano mai vecchi (ho ancora nel mio supeMacPro un disco che viene da un vecchio PC), sapendo come fare si ricicla, si riutilizza si converte.
Ho scoperto che in comune ci sono macchine inutilizzate e allora ecco una bella richiesta di comodato o dono all'Associazione e ora abbiamo delle postazioni per fare il centralino telefonico su linux, il video server per la videosorveglianza, un paio di stazioni per le lezioni di solfeggio e una macchina per il laboratorio di musica elettronica.
E anche tre monitor che ridaranno vita a tre PowerMac che ci ha regalato Damiano.
Il riciclomputer è una disciplina.
Alcuni giorni fa ho approfittato della disponibilità di Stefano per fare un test dettagliato su come registrare il suono del violoncello. Nulla di scientifco ma comunque una risposta pratica che cercavo e che alla fine ho trovato.
Ovviamente ci siamo divertiti e come sempre accade quando si ha a che fare con persone competenti e intelligenti si imparano un sacco di cose.
La pace Sestese è perfetta per me per studiare, provo applicazioni che non avevo avuto il tempo di approfondire, mi lascio trascinare dalla "serendipity" e arrivo a sera (notte) che non me ne accorgo.
Ho anche fatto una lista delle cose che vorrei fare ma ogni giorno scopro che ho fatto tutt'altro e la lista, anzi, si allunga ma continuo a dirmi che tanto avrò tutto il tempo per fare quello che avevo in mente.
Oggi la giornata se n'è andata studiando
- FileMaker su Mac (ma c'è anche per windows), peccato non essere più bravo perchè il software è eccellente per gestire piccoli database come quello della Scuola di Musica. Ho finito il registro degli incassi con lo scorporo dell'IVA.Poi adesso ho trovato l'applicazione per iPad che è fantastica, 39 dollari ben spesi.
- Roambi un software che crea automaticamente grafici da files excel, perfetto per fare "cruscotti" di controllo di una azienda o di una Scuola , nel mio caso. Me ne aveva parlato Damiano ma non avevo avuto il tempo di vedere l'interazione tra il sito e poi le applicazioni su iPhone e iPad. Complicato da capire come funziona il generatore di grafici ma poi l'uso è fantastico.
- Indaba è una community per i musicisti dove è possibile registrare musica online e fare in modo che altri musicisti aggiungano le proprie parti. Non è certo un'idea nuova ma mi ha incuriosito il fatto che YoYo Ma ne abbia parlato nella sua intervista video e mi fido del suo giudizio,
Per due giorni sono a Roma a Frontiers of interaction, un evento che si presenta molto interessante ma dove soprattutto prevedo di incontrare tutta una serie di amici con i quali ragionare di futurologia, web, tecnologia.
E poi ci sarà Piero in "veste ufficiale": impagabile.
E' qualche giorno che uso l'iPad e queste sono le prime impressioni.
Giudizio complessivo : ottimo
L'interfaccia utente è davvero perfetta molto più semplice da usare di quella dell'iPhone. Prestazioni di velocità fantastica (muovere pagine, testi, ingrandire documenti) praticamente istantanea. La conversione e la sincronizzazione con il mio mac è stato di una semplicità disarmante. Ovviamente ho dovuto farmi un account americano, grazie ai miei contatti "di là dal mare oceano" con la seccatura di pagare il mio partner e con il vantaggio a questo punto di avere applicazioni che pago in dollari (un 25% in meno rispetto all'euro).
Le applicazioni per iPad native sono eccellenti (meno belle quelle "portate" da iPhone) e ogni confronto con il modo di usare la macchina paragonandola a un pc è fuorviante: il pad è un'altra cosa. Sto scaricando molte applicazioni musicali per capire il potenziale, molte applicazioni di grafica per capire le interfacce, i giornali e i news reader per vedere come cambia il mondo dell'editoria.
Cosa non mi piace: Keynote e Pages, non sono ben compatibili con la versione sul mac (ditelo a chiare lettere plese) costano 10 dollari l'una e secondo me ancora non li valgono. Animazioni non supportate pienamente, filmati idem, in Pages non si capisce come modificare i font e altre funzioni che mi hanno per ora scoraggiato dal provare a correggere un documento da mandare poi a un cliente.
Non mi piace che se hai due librerie di iTunes ogni volta cancelli la sincronizzazione precedente e riparta da zero. C'è anche un baco per cui nell'aggiungere un video mi ha ranzato la libreria di musica (poco male ho dovuto risincronizzare).
Non mi piace che il solo trasferimento avvenga tramite iTunes per cui per passare un video devo passarlo dal mac a iTunes e poi al pad.
Più i più dei meno quindi
Tramite Mantellini scopro e leggo questa bella intervista a Umberto Eco
Una bella lettura da domenica mattina.
E' da mesi che qui al CRS4 si sa di questa scoperta che il team del Prof Cucca ha fatto, ma sono stati mesi di "silenzio" e di embargo per essere certi di avere dati inconfutabili a sostegno.
Ieri sera la ricerca è stata pubblicata da "Nature Genetics" la rivista tra le più autorevoli del settore e oggi c'è stato l'annuncio ufficiale alla sede del CNR di Cagliari e qui di seguito ci sono i tre comunicati stampa a cui si è febbrilmente lavorato nei giorni scorsi.
Scarica ComunicatoCNR-10maggio
Scarica CRS4-press-10maggio2010
Scarica New gene responsible for Multiple sclerosis _English
Non è solo l'annuncio di una scoperta scientifica che riguarda una malattia terribile e che apre grandi speranze per trovarne la cura, anche se sarà un percorso ancora lungo, è il primo risultato di un lavoro straordinario che i team congiunti del CNR e del CRS4 stanno svolgendo, unendo grandi competenze e intuizioni di genetica, di matematica statistica e potenza di calcolo e capacità di gestire in modo innovativo l'approccio informatico della questione.
Non è un caso che l'ispiratore di questa svolta al CRS4 sia il prof. Zanella che al CERN aveva costruito l'infrastruttura informatica capace di rendere evidenti le scoperte dei fisici delle particelle e che dopo aver avviato il primo centro europeo di genetica a Cambridge, sta mettendo insieme qui un polo di ricerca che non ha eguali al mondo.
Oggi credo si debba festeggiare qui, e rimando a domani riflessioni e commenti perchè anche un "non-scienziato" come me sta vedendo il profondo impatto che l'annuncio del prof.Cucca avrà non solo nello specifico della medicina ma sulla conoscenza complessiva del genoma e dei suoi meccanismi.
Intanto, chi vuole, può leggere le slides che Cucca presentò qui in marzo allo staff meeting, e per gli informatici e i tecnologi sono invece molto interessanti quelle di Chris Jones, che guida il team del CRS4 coinvolto nell'esperimento, in cui si può valutare la mole incredibile di dati che devono essere elaborati._
Stamattina mi sono preso un'oretta per guardare alcuni spezzoni di Raiperunanotte, imbeccato all'inizio da un post di Dettori (grazie Gianluca) che sta rilanciando dalle sue pagine tutti i filmati della trasmissione che sono su YouTube. Con l'impegno a Pula mi ero perso questo pezzo di storia italiana del presente e se ancora non ho visto Avatar, mi sembrava sbagliato non conoscere ciò che accade a noi, alla gente in questo disastro della politica.
Ne ho tratto una riflessione su cosa sia la rete oggi estendendo la riflessione di Rifkin sull'empatia.
Avevo raccontato della notizia che mi aveva dato Carlo Boccadoro a proposito del sito fantastico dei Berliner e del loro sistema di "concerti online", ora su Facebook ricevo il messaggio ancora dei Berliner che annunciano il raggiungimento dei 50.000 fan e per ringraziare estraggono a sorte 7 abbonamenti mensili tra chi scriverà un post o invierà una foto o un filmato come commento all'annuncio.
Risultato: in tre ore 87 I Like e 27 commenti.
E chi non vuole accorgersi di quello che sta succedendo sotto i nostri occhi è meglio che si dia una mossa.
A margine dello staff meeting del CRS4 a cui ho dedicato un sacco di energie, abbiamo anche iniziato ad allargare lo spazio delle presentazioni con l'uso del web e intanto abbiamo aperto un account su Slideshare dove condividere le slides e poi YouTube e altro seguirà.
Anche se vi può apparire un pochino "ostica", la spiegazione dello stato dell'arte della ricerca del prof. Cucca è un flash su quanto di più avanzato al mondo si sta facendo nel campo della ricerca sul genoma.
Appena lo avremo editato avremo anche il video con il suo racconto ma intanto, anche solo a scorrere le slides, ci si fa un'idea._
Jeremy Rifkin era a Roma venerdì e Piero era invitato all'incontro in qualità di "giovane blogger appassionato di comunicazione" e al ritorno mi ha raccontato in sintesi il tema portante del nuovo libro di Rifkin.
Interessante: ciò che ci caratterizza in quanto esseri umani è l'empatia e grazie allo sviluppo della rete oggi possiamo essere ancora più empatici o come lui dice dotati di "consapevolezza biosferica"
Qui il video della presentazione dei suoi principi a un At Google Talks e se avete un'oretta da investire è un buon modo per passare la vostra domenica mattina o domenica pomeriggio, le cose che dice sono davvero intriganti._
Carlo Boccadoro mi ha fatto vedere cosa stia facendo la Filarmonica di Berlino con il web soprattutto con il progetto di Digital Concert Hall Online e ne abbiamo discusso a lungo.
Tutti i concerti online con una qualità video e audio stratosferica e una regia da veri professionisti che si vede subito anche solo guardando il tour virtuale, la possibilità di acquistare anche solo un pezzo di un concerto, un abbonamento annuale che costa 150 Euro che dà accesso anche a tutta la produzione dell'anno precedente.
E poi ovviamente link ai social network usati alla grande (41.000 fan su FacebooK)
Per gli appassionati di musica un'occasione incredibile perchè i biglietti dei concerti sono spesso introvabili e costosissimi ma per chi si occupa di marketing in rete o di televisione o di innovazione, un bel caso di studio.
C'è gente nel mondo della musica che vuole fermare l'onda di internet con sanzioni e minacce e c'è chi pensa a come approfittarne per inventare e offrire nuovi servizi grazie alla rete per allargare la propria audience.
Io credo che, come ha dimostrato Apple, le soluzioni innovative batteranno le soluzioni repressive e soprattutto chi, come la Filarmonica di Berlino, avrà investito tempo e soldi per mettere a punto modelli e meccanismi di offerta in rete, avrà un vantaggio competitivo fortissimo su chi invece è rimasto fermo pensando di fermare l'uragano barricandosi in casa._
L'altro ieri Damiano mi ha dato una rinfrescata ai neuroni parlandomi della versione server del sistema operativo dei mac e abbiamo parlato di grid computing, di attività condivise, di wiki, broadcast server e di podcast server.
Mi ha fatto vedere cosa è diventato il mondo dei podcast e ieri Carlo mi confermava la cosa facendomi vedere quanti podcast lui sottodscrive, vede, legge, ascolta.
E' incredibile quanto sia veloce il cambiamento in atto e di quanto impressionanti siano le conseguenze e i potenziali di sviluppo.
Ma soprattutto quante siano le cose che non riesci a comprendere e seguire anche se credi di essere attento alle novità.
Evviva gli amici.
Un nuovo computer è sempre una festa.
Il mio nuovo portatile è come un'auto da rally: all'esterno sembra identico a quello che avevo ma all'interno il motore è due volte più potente (3ghz) e il disco SSD è velocissimo.
La scusa è che per le registrazioni audio dal vivo e per il montaggio video la potenza "sotto il cofano" non basta mai...
E' uscita l'intervista che ho rilasciato a Datamanager Online sui temi della sicurezza informatica e oggi ero in diretta su Radio24 nella trasmissione di NovaLab24 con Luca Dello Iacovo e Luca Tremolada a parlare di hacker, di Cina, di Estonia (non ero a Mosca a blindare i server ma a Bruxelles a valutare le conseguenze degli attacchi su larga scala).
Questo rinnovato interesse sulla security mi pare importante e utile a tutti._
Piero mi fa vedere un'applicazione su iPhone (non vi dico quante ne ha!) : con la scusa che deve esplorare nuovi utilizzi di interazione è come se tornasse a casa ogni sera con un cesto di giocattoli.
Un pianoforte a tastiera dinamica: ZenPiano (se cliccate qui, notate che potete consultare l'AppStore senza passare da iTunes, un'altra chicca)
Non che sia interessante avere un pianoforte così microscopico ma è la tecnologia che riconosce l'intensità con cui si pigia sui tasti che rende questa cosa interessante.
E poi ho trovato interessante iDaft, un' applicazione che sfrutta il successo di un brano musicale dei Daft Punk, un gruppo francese che associa i brani alla visione di cartoni animati e che su You Tube hanno spopolato con una coppia di ragazze che fa il verso al loro brano con scritte sulle braccia e sulle gambe (11 milioni di visualizzazioni).
Quello che trovo interessante è l'inbtersezione di musica, video, applicazione su iPhone che apre all'immaginazione nuovi modi di fruire la musica o di proporre interazioni che non siano solo l'ascolto.
E poi abbiamo scherzato con un'applicazione che riconosce i colori per cui giochiamo a sparare al nemico identificato con il colore della squadra e poi, e poi, e poi...
L'altra sera sono rimasto a lungo a chiacchierare in Skype con Damiano ragionando su come è cambiata la nostra percezione della durata degli oggetti e soprattutto della durevolezza delle memorie.
Lo spunto è partito quando gli ho raccontato delle riprese che sto facendo al violoncello in costruzione che nasce sul modello di uno strumento che dopo 400 anni suona ancora perfettamente e Damiano che raccoglie vecchie foto di famiglia commentava: ma sei sicuro che le immagini che stai girando saranno ancora visibili tra vent'anni?
Tutti diamo per scontato che i supporti magnetici o ottici siano solidi e duraturi: ma è così?
A parte la reale conservabilità delle memorie, quello che diventa difficile è ricostruire il sistema complessivo che permetta di accedere agli archivi; io ho cartuccce Bernoulli o dischi removibili di cui non ho più le schede di interfaccia, per non parlare dei floppy da 3 o da 5 pollici.
E' come avere la propria musica preferita ancora sulle cartucce Stereo8: qualcuno se le ricorda?
Stiamo producendo immense quantità di archivi digitali, musica, immagini, filmati, testi e non riflettiamo abbastanza sulla fragilità dei supporti magnetici o dell'intero sistema di lettura/scrittura.
Per analogo motivo mi sono comperato a pochi euro una telecamera MiniDV perchè fra un po' tutti i nastri che ho in originale non saranno legggibili perchè le telecamere avranno tutte il disco o memorie SD.
E' vero, la densità delle memorie cresce e il prezzo cala, ho appena acquistato un disco esterno da 500Giga della Western Digital per circa 100 euro con tanto di case leggero e di cifratura automatica, per cui potrò spostare su nuovi archivi le mie informazioni memorizzate su supporti che rischiano l'iileggibilità da obsolescenza.
Ma, come mi ha invitato a riflettere il giorno successivo Maestro Valdemarin, come la mettiamo con il web? Hai mai salvato i dati del blog? E se l'azienda che ospita il sito fallisse?
E' proprio strano, da un lato diamo per scontato che alcuni oggetti elettronici durino molto a lungo mentre dall'altro ci siamo rassegnati a una tale velocità di usura della tecnologia che non ci sorprendiamo se dobbiamo cambiare computer anche solo dopo due anni e mezzo.
Viviamo immersi nella precarietà materiale e sociale, le durate sono diventate sempre più brevi, non solo degli oggetti ma delle relazioni o dei rapporti di lavoro, per non parlare dei gusti o delle mode che generano obsolescenza nel giro di pochi mesi.
Eppure abbiamo bisogno di durata, di stabilità di continuità come quando da bambini chiedevamo sempre la stessa fiaba o chiedevamo alla mamma: tu non mi lascerai vero?
Quanto durava un'automobile? Le vecchie lancia Appia, le vecchie 1100? Quanto dura un'auto oggi? E come non vedere che la lezione non è solo legata alla durata temporale ma alla durata "emotiva" che la bellezza delle forme aumenta sensibilmente.
E mentre la tecnologia corre autoconsumandosi, il violoncello di Maggini dopo 400 anni è ancora lì a generare bellezza.
E' stato pubblicato il Manifesto del Public Domain (la versione tradotta in italiano ci sarà a breve) che sostiene la difesa di quel grande spazio che è il "dominio pubblico", l'insieme delle informazioni che costituiscono un patrimonio inestimabile per tutti.
Dopo anni di norme che puntano a restringere l'area del pubblico dominio, il Manifesto invita a firmare per ricordare ai cittadini e ai legislatori di tutto il mondo che il dominio pubblico è un bene prezioso che va esteso e garantito.
Qui per firmare il Manifesto.
Luca ha scritto un bell'articolo sul Sole 24 Ore su cosa sia la rete, cosa non sia, cosa potrà essere.
Mi piace in particolare questa sua frase:
"Perché la rete non è soltanto quello che è: è anche quello che si vorrebbe che fosse. Quello che critici o entusiasti sperano che diventi. E il bello è che niente impedisce a chiunque abbia un progetto in mente, di provare a realizzarlo."
Lunedì prossimo (il 18 gennaio) al Cefriel alle 16.30 ci sarà un nuovo Innotalk, un racconto sull'innovazione indirizzato principalmente ai collaboratori e ai ricercatori ma a cui possono chiedere di partecipare anche ospiti esterni che fossero incuriositi dal tema.
L'ospite sarà Carlo Boccadoro che parlerà a tecnologi e informatici della sua esperienza di direttore d'orchestra e di compositore. Un direttore d'orchestra vive intensamente il problema dell'innovazione: deve convincere musicisti che hanno "sempre suonato in un certo modo" a eseguire un brano o un'opera in modo diverso e deve trovare argomenti e motivazioni convincenti perché sono solo gli orchestrali a produrre suoni. Se poi il direttore è anche compositore la sfida è duplice: deve creare musica che non sia già stata scritta da altri, deve poi proporla e trovare attorno ad essa almeno un ascolto se non un apprezzamento.
Sarà un discorso di grande interesse, ne sono sicuro.
Guardavo su YouTube un bel filmato (e uno) di un concerto di Alicia Keys, in HD (e due) che Marina ha segnalato su Facebook (e tre) riprendendolo da una segnalazione (e quattro) di Carlo Massarini.
Quello che però mi ha colpito in modo speciale è la selva di telefonini che di fronte al palco filmano in diretta (e cinque) l'evento.
Come ricordava Alfonso citando Bob Dylan: The times they are a changing.
Che la tablet mania sia in corso mi pare evidente, dopo il Kindle e i rumore per l'annuncio del tablet mac il 26 gennaio, ecco il prototipo di un tablet per il progetto One Laptop Per Child.
Stimolato da un messaggio di Riccardo ai memnri di Equiliber, ho passato le ultime due ore a ristudiarmi il tema della digitalizzazione della musica e in particolare sono ripartito dal sito della Linn Industries di cui avevo scoperto l'esistenza alla fiera della liuteria a Cremona nel 2006 e poi l'anno dopo dove annunciavano sistemi specifici per la musica digitalizzata.
L'idea che mi sono fatto e che mi appunto qui sul blog è che:
1) d'ora in poi è bene codificare i CD in FLAC anche se la dimensione dei files è molto più grande dato che il costo dello spazio disco è drammaticamente sceso (siamo a 70 euro per un disco da 1Terabyte)
2) che mi toccherà prima o poi ricodificare tutta la mia discoteca ed è stato un lavoraccio ma non vedo alternative.
3) che dal FLAC ai formati Apple Lossless c'è un ricco software gratuito che vale la pena di usare e che fa bene il mestiere.
4) che il vincolo all'uso dell'mp3 era legato al fatto che i lettori di CD erano in grado anche di leggere files mp3 ma la cosa è durata poco e ora la strada migliore è quella di collegare direttamente gli iPod all'autoradio, come faccio.
5) in casa la soluzione ideale è quella di un server audio con un bel pacco di dischi NAS e in effetti ho già un sistema da 2Tb da qualche mese, tanto per gradire
6) che vedremo abbastanza rapidamente un percorso che porterà alla "morte" del CD come dicono alla Linn che pure ha prodotto lettori CD di qualità fino a poco tempo fa
7) che la qualità percepita nell'ascolto dipende dall'insieme degli elementi (casse, cavi, preamp, amp, encoder, formato, registrazione originale, stanza, orecchie, emozione di chi ascolta) e sto provando tre o quattro formati a confronto e non è facile coglierne la differenza in un normale impianto domestico.
8) che è significativo il fatto che una casa discografica come Linn, metta a disposizione non solo files in mp3 ma files che derivano direttamente dai master di registrazione, offrendo un prodotto qualitativamente superiore a quello di iTunes, e che Deutsche Grammophon faccia lo stesso offrendo direttamente il download dei suoi album in concorrenza con iTunes che offre lo stesso prodotto ma al 50% più caro (vedi il caso dell'ultimo CD di Carmignola scaricabile anche in FLAC).
9) forse è ora che cominci a ripensare al mio impianto domestico? Se sarà sarà sicuramente a valvole come mi insegna Enrico "valvola" Ingenito ma forse è meglio partire dalle casse?
10) c'è un grande cambiamento in atto e riguarda la musica, la televisione, l'immagine fotografica e in movimento, la fruizione delle opere d'arte il tutto come conseguenza della digitalizzazione e della rete. Io lo trovo affascinante e raccomando a me stesso e agli amici di non limitarsi a seguire le discussioni ma di tuffarsi a fare per capire.
Mi son preso il tempo per cercare di capire la differenza tra due sigle che sono tipiche dei sistemi televisivi e in particolare di quelli ad alta definizione: 1080i e 1080p (come 720i e 720p).
Mi sono limitato a una lettura dettagliata di Wikipedia che in proposito mi pare la fonte più semplice e sintetica e credo di aver ben capito: la i sta per scansione interlacciata e cioè l'immagine viene creata inviando separatamente le righe dispari e pari che vengono poi ricomposte mentre la p sta per scansione progressiva e le righe che compongono l'immagine vengono inviate tutte assieme.
Ovviamente nel primo caso ho bisogno di minore capacità trasmissiva (banda) perchè invio "mezza immagine alla volta" ma in alcuni casi si possono avere problemi di qualità dell'immagine, in particolare nei fermi immagine, nel secondo caso è il contrario, migliore qualità ma più banda trasmissiva.
Dato che nel mio caso non ho problemi di banda per le riprese di oggi ho settato la telecamera a 1920 x 1080 25p.
Data l'evoluzione dei sistemi televisivi verso il digitale, con queste sigle e concetti bisognerà prenderci dimestichezza
Sono stato invitato al Workshop su Ricerca e Innovazione promosso dalla Regione Lombardia. Dovrebbe essere un gruppo abbastanza ristretto (una ventina di persone) a cui verrà chiesto di avviare una riflessione sulle priorità da definire, nuove proposte da elaborare, identificare soluzioni per le politiche del futuro.
Dopo l'esperienza in Sardegna, sono un po' scettico sulla reale capacità degli enti pubblici di innescare efficaci processi di innovazione tecnologica ma se non li si aiuta almeno a fare meglio di quanto non stiano facendo, non andremo da nessuna parte.
Ci saranno, Antonio, Fuggetta e De Michelis: almeno vedrò persone simpatiche e intelligenti.
Se non fosse una cosa serissima, sarebbe una bellissima presa in giro di un papato ultraconservatore e invece è vera: il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali ha lanciato Pope2you.net con tanto di applicazioni per facebook, iPhone e il canale su YouTube.
E' lo specchio dei tempi e mentre si continuano a leggere imbecillaggini sulla rete e la sua demonizzazione, la voglia di censurarla e di chiuderla perchè il Potere non ne riesce a controllare i meccanismi, i più intelligenti capiscono che il solo modo di affrontare il fenomeno è di entrarci in prima persona.
Non si può certo tacciare il Ratzi di modernismo o di essere un "comunista" ma nemmeno che sia uno sprovveduto incapace di leggere i grandi temi del momento e quindi è perfettamente logica la scelta di mettersi in gioco.
Che il web sia intensamente utilizzato da parrochie e volontariato religioso è una realtà consolidata ma questa entrata mi sembra, almeno simbolicamente, significativa e utile al dialogo: ogni voce in più è un baluardo per tutelare le voci di tutti.
Non c'è più religione, si diceva una volta, ma è certo che non c'è più la religione di una volta e vedremo in futuro molte novità anche su questo fronte.
Stasera posso dire che il microscopio di Anna funziona: ci ho messo le ore piccole e buona parte della giornata di oggi ma alla fine funziona.
Ho vagato nel web per ore, ho installato un altro microscopio giocattolo che avevo da quando facevo il giurato alla Fiera del Software educativo a Bologna, ho aggiornato Fusion alla versione 3, ho aggiornato windows in Fusion con tutti i service pack (una pizza!), ma alla fine funziona! e ho anche fatto funzionare il vecchio Intel Play Microscope che era nato per windows 3.1
Ho imparato un sacco di cose, come aggiornare le licenze di windows dal sito Microsoft o con una procedura semplice e geniale, ad esempio, attività indispensabile per passare il test di validità di Microsoft, ma soprattutto ho messo in pratica quello che raccomando quando parlo di Bach e la tecnologia o del talento: meticolosità, passione, tenacia, disciplina, sono i veri ingredienti che ho usato.
Alla fine funziona.
Curioso, sposato con due figli.
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